Gipeto - Foto Fabio Usvardi - Wikimedia Commons, CC BY-SA 4.0
Cartina con la zona di interdizione - Fonte Sito Web Parco Nazionale del Gran Paradiso
Gipeto adulto - Foto Morgancasale - Wikimedia Commons, CC BY-SA 4.0
Valnontey - Foto Fulvio Spada - Wikimedia Commons, CC BY-SA 2.0
Foto Mike Prince - Wikimedia Commons, CC BY 2.0Da diversi anni, una coppia di gipeti (Gypaetus barbatus), tra i rapaci più rari e maestosi d'Europa, ha scelto un complesso rupestre della Valnontey, nel versante valdostano del Parco Nazionale Gran Paradiso, per la realizzazione del proprio nido.
Per garantire la massima tranquillità a questa specie, particolarmente sensibile alla presenza umana, l'Ente Parco ha istituito un'area di rispetto e di protezione assoluta nella stagione riproduttiva, che interessa alcune delle cascate di ghiaccio più note e frequentate dagli appassionati di arrampicata.
Il ritorno del gipeto tra le pareti rocciose del Gran Paradiso
Il gipeto, noto anche come avvoltoio barbuto, ha un lungo e fragile ciclo vitale. Estintosi sull'arco alpino agli inizi del Novecento (nel Gran Paradiso l'ultimo esemplare fu abbattuto nel 1912), è stato reintrodotto con successo sulle Alpi dagli anni Ottanta ed è oggi una specie tutelata a livello europeo e classificata come “Vulnerabile” nella Lista Rossa IUCN.
Con una apertura alare che può superare i 2 metri e 80 centimetri, è riconosciuto come uno degli uccelli volatori più grandi d'Europa. Ha una vita media tra i 30 e i 40 anni e si ciba di ossa e carcasse di animali. Ha un piumaggio molto particolare, con dorso e ali di colore grigio scuro e il vente di un colore arancio-ruggine. La caratteristica più distintiva è la barbetta nera di piume che pende sotto il becco, da cui deriva il nome di avvoltoio barbuto.
La sua stagione riproduttiva è insolitamente lunga, estendendosi dall’autunno fino a luglio. È proprio in questo lungo periodo che il disturbo antropico può compromettere irrimediabilmente la nidificazione. Le pareti della Valnontey sono particolarmente apprezzate dagli scalatori, pertanto negli anni, con il ritorno del gipeto, si sono resi necessari provvedimenti specifici per tutelare la coppia nidificante.
Il nido della coppia è costantemente monitorato dal Corpo di Sorveglianza dell’Ente Parco, che effettua appostamenti regolari per verificare il rispetto dei divieti e garantire che vengano assicurate alla coppia le condizioni di tranquillità necessarie nella delicata stagione riproduttiva.
Per tutelare maggiormente la specie nel territorio del Parco, i monitoraggi vengono affiancati anche da progetti di sensibilizzazione come GipetOnAir, che tramite webcam permette di seguire le fasi di nidificazione della specie in altri siti.
Nove cascate interdette
Nella zona di tutela del gipeto istituita in Valnontey, sono vietati l'accesso, l'osservazione ravvicinata, l'uso di foto o riprese, e il sorvolo con droni e velivoli, salvo casi di comprovata emergenza. Inoltre, è espressamente vietata l'arrampicata su ghiaccio sulle seguenti nove vie:
- Di fianco alla leggenda
- Sputnik
- Daddy Cool
- Repentance Super
- Monday Money
- Gusto di Scozia
- Flash Estivo (comprensiva della colonnata centrale)
- Fiumana di Money
L'area di protezione resterà in vigore fino al termine della stagione riproduttiva, previsto indicativamente per la fine di luglio. La violazione dei divieti comporterà l’applicazione delle sanzioni previste dalla Legge Quadro sulle Aree Protette, ribadendo l'impegno del Parco per la tutela di questo prezioso rapace alpino.