Cuccioli di orso in un'immagine di archivio © PixabayIl 25 settembre 2025, nel parco giochi di Fondo, frazione del comune di Borgo d'Anaunia in Trentino, è stata rinvenuta la pelle di un giovane orso, scuoiata e abbandonata sotto uno scivolo, a pochi passi dal cimitero. Il ritrovamento è stato effettuato dagli operai comunali durante la manutenzione ordinaria del verde. Allertata la Polizia locale Alta Val di Non, sul posto è intervenuto il Corpo forestale del Trentino, che ha provveduto al recupero dei resti e al prelievo di campioni biologici per l'analisi genetica, inviati all'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie per gli approfondimenti necessari.
Secondo le prime valutazioni, l'animale, era un cucciolo di circa un anno e mezzo. Gli esperti del Corpo forestale ipotizzano che si tratti di un caso di bracconaggio, data la modalità professionale con cui è stato scuoiato l'animale.
L'episodio ha suscitato reazioni da parte di molte associazioni animaliste che hanno duramente condannato l'accaduto, oltre all'intenzione di alcune di queste di presentare un esposto alla Procura di Trento.
“Apprendiamo con grande rammarico di questo ritrovamento, che si aggiunge a quello dell’orsa adulta di alcuni giorni fa, di cui non si conoscono ancora le cause di morte ma che lascia spazio a più di qualche sospetto” così le parole del Gruppo Grandi Carnivori, tramite il referente locale Massimo Vettorazzi. "Un gesto figlio di un clima purtroppo sempre più degenerato, da condannare senza mezze misure, che pone i responsabili chiaramente dalla parte del torto, qualsiasi sia la motivazione che li ha mossi a compiere questo atto. Come gruppo continueremo, come abbiamo sempre fatto, con equilibrio, a provare a ricucire lo strappo che si è creato tra noi esseri umani sulla questione plantigradi e tra noi e l’orso, tassello fondamentale di un più complesso sistema alpino che è costituito da un mosaico di realtà -certamente antropiche- ma anche selvatiche. Lo faremo con scienza e coscienza, ascoltando e dialogando: un percorso difficile e tortuoso, ma necessario per una coesistenza matura tra noi e il selvatico".
Il Corpo forestale del Trentino ha avviato un'indagine per identificare i responsabili del gesto. Al momento, non sono stati forniti ulteriori dettagli sulle indagini in corso.