Foto Instagram Natalya Belyankina
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Foto Instagram Natalya BelyankinaLa Russian Mountaineering Association ha assegnato il Piolet d'or Russo alla nuova via aperta quest’autunno sulla parete sud-ovest del Manaslu a opera della spedizione composta da, Andrey Vasiliev, Sergey Kondrashkin, Kirill Eizeman, Vitaly Shipilov e Natalya Belyankina.
La cerimonia di premiazione, tenutasi il 29 novembre a Mosca, ha visto il conferimento del riconoscimento ai 5 alpinisti.
Il Piolet d’Or russo, assegnato annualmente dalla Federazione Russa di Alpinismo, è il massimo riconoscimento nazionale per le migliori ascensioni realizzate da alpinisti russi nel mondo. Valorizza soprattutto nuove vie, stile alpino, impegno tecnico ed etica di salita, in continuità con la forte tradizione dell’alpinismo russo. Pur ispirato al Piolet d’Or, mantiene criteri e giuria propri, spesso ancora più rigorosi. A differenza del Piolet d'Or che conosciamo in Europa, la premiazione si svolge ogni autunno e premia le ascensioni più significative dell’anno.
La nuova via russa sulla sud-ovest del Manaslu
Il Piolet d'Or russo premia la salita realizzata il 22 ottobre 2025 da una spedizione guidata da Andrey Vasiliev che ha raggiunto la vetta del Manaslu (8163 m), aprendo una nuova via in stile alpino sulla difficile parete sud‑ovest. Il team - composto, oltre che da Vasiliev, da Sergey Kondrashkin, Natalia Belyankina, Kirill Eizeman e Vitaly Shipilov - aveva scelto un approccio minimale: nessuna corda fissa, nessun supporto d’alta quota, nessun aiuto esterno.
Prima di cimentarsi in questa salita i cinque si erano acclimatati lungo la via normale, per poi ddicarsi al progetto. Nei loro piani c'era l'ambizione di salire una linea diretta attraverso il centro della parete, una sezione mai tentata della montagna. Ma le condizioni instabili hanno costretto il gruppo a deviare verso sinistra, tracciando una variante che si collega in prossimità della cresta sommitale con la storica “Tyrolean Route” aperta nel 1972 da Reinhold Messner.
La salita ha richiesto cinque giorni di sforzo continuo sotto vento e freddo intenso. La discesa non è stata meno dura, soprattutto a causa delle condizioni meteo estreme di quei giorni. I cinque sono riusciti a scendere su terreno in parte inesplorato, con visibilità spesso ridotta e raffiche di vento. La spedizione è stata definita una delle ascensioni più ambiziose della stagione himalayana 2025 e, oggi, meritevole della massima riconoscenza nel mondo alpinistico russo.