Ponte di Legno: omaggio a Pino Veclani con la mostra “Montagne che cambiano, memorie che restano”

Ponte di Legno celebra Pino Veclani con la mostra “Montagne che cambiano, memorie che restano”, un percorso tra ritratti, cartoline e panorami che raccontano la sua valle tra memoria e paesaggio.
Pino Veclani

È stata inaugurata martedì 30 dicembre 2025 a Ponte di Legno la mostra “Montagne che cambiano, memorie che restano”, ospitata al Centro Formativo Provinciale G. Zanardelli (Via Calvi 4). Un'esposizione che celebra l’eredità artistica e culturale di Pino Veclani, storico fotografo dalignese. L’evento, quarto appuntamento della nona edizione della rassegna letteraria racCONTA LA MONTAGNA, ha coinciso con l’ottantesimo anniversario della nascita di Veclani e si propone di raccontare le montagne attraverso le sue fotografie, tra memoria e territorio.

L’incontro ha visto la partecipazione della Prof.ssa Anna Giorgi, responsabile del Polo UNIMONT dell’Università degli Studi di Milano, di Claudio Gasparotti, curatore della mostra insieme alla famiglia Veclani, Giancarlo Maculotti, storico e poeta, e Franco Brevini, professore di letteratura italiana e dialettale e autore di numerosi saggi sulla montagna. Un contributo speciale è arrivato in video da Denis Curti, direttore artistico delle Stanze della Fotografia di Venezia. La famiglia Veclani ha chiuso l’incontro con un momento di ringraziamento.

 

La mostra

La mostra si distingue per la sua struttura tripartita, che secondo Franco Brevini rappresenta “tre mostre in una”: ritratti, cartoline e panorami. Nei ritratti, lavandaie, musicanti, sciatori e contadini vengono immortalati nella loro quotidianità, con le montagne a fare da coprotagoniste. Le cartoline, invece, raccontano il passaggio di Ponte di Legno da villaggio agricolo a località turistica, mostrando come pochi scorci iconici abbiano definito per decenni l’immaginario del territorio. Infine, i panorami offrono uno sguardo emozionale sulle montagne: ghiacciai, laghi, nebbie e boschi diventano esperienze visive che uniscono uomo e natura senza mai dominarla.

La rassegna racCONTA LA MONTAGNA prosegue nei mesi successivi con nuovi appuntamenti: il 14 gennaio 2026 con “Migrazioni verticali. La montagna ci salverà?” di Andrea Membretti, l’11 marzo 2026 con “Una pianta non è un’isola” di Paola Bonfante e il 29 aprile 2026 con “Sarà la montagna” di Luca Saltini, anche online.

Una mostra che invita a riscoprire Ponte di Legno con occhi nuovi, attraverso lo sguardo sensibile e attento di un fotografo che ha saputo trasformare immagini in memoria collettiva, emozione e identità territoriale.