
La mostra “Dolomiti: in cammino nella geologia della meraviglia”, realizzata dalla Fondazione Dolomiti UNESCO, sarà protagonista a Pordenone dal 22 novembre al 21 dicembre 2025, in occasione dei 100 anni della Sezione del CAI. L’esposizione sarà allestita a Palazzo Gregoris, grazie al Comune di Pordenone e all’Associazione Storica Società Operaia di Mutuo Soccorso ed Istruzione, che ospiteranno l’iniziativa nell’anno celebrativo della Sezione.
L’inaugurazione si terrà sabato 22 novembre alle 14:30, con la partecipazione di geologi ed esperti che accompagneranno il pubblico alla scoperta della geologia dolomitica, con particolare attenzione alle Dolomiti friulane. L’obiettivo è quello di tradurre i dati scientifici in conoscenza, consapevolezza e buone pratiche di frequentazione della montagna. L’evento nasce dalla collaborazione tra la Sezione CAI di Pordenone e la Fondazione Dolomiti UNESCO, con il sostegno della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, del Comitato scientifico Veneto Friulano e Giuliano del CAI, del Parco Naturale Dolomiti Friulane, dell’Ordine dei Geologi del Friuli Venezia Giulia e dell’Associazione dei Geologi regionale.
Il percorso espositivo è ispirato al Dolomites World Heritage Geotrail ed è curato da Biosphaera scs. La realizzazione si avvale del contributo scientifico dei geologi Alfio Viganò, Riccardo Tomasoni e Alberto Carton, nell’ambito delle iniziative promosse dalla Rete funzionale del Patrimonio Geologico della Fondazione. Ad arricchire la mostra ci sono anche le fotografie di Matteo Visintainer e le illustrazioni di Davide Bonadonna, che contribuiscono a rendere il viaggio nella storia delle Dolomiti ancora più coinvolgente.
Per il presidente della Fondazione Dolomiti UNESCO, Roberto Padrin, questa tappa ha un valore speciale. “La mostra itinerante, che ha già fatto tappa al Trento Film Festival e presso il Parco Naturale Adamello Brenta, approda ora in Friuli Venezia Giulia per un’occasione davvero significativa. In un secolo di attività, il CAI di Pordenone ha costruito una cultura della montagna basata sulla prudenza, sulla consapevolezza e sul rispetto dell’ambiente. Promuovere la conoscenza del patrimonio geologico significa aiutare tutti a vivere le Dolomiti fuori da una logica di consumo, rallentando il passo e apprezzandone i valori profondi, definiti in trecento milioni di anni di storia della Terra”.
Anche il presidente della Sezione CAI di Pordenone, Alleris Pizzut, sottolinea il significato dell’iniziativa nel quadro del centenario. “Siamo quasi al termine di un anno ricco di appuntamenti e non poteva mancare un’immersione nella geologia della meraviglia. Dopo aver portato la montagna in città, ora la lasciamo parlare, invitando tutti ad ascoltare la voce del tempo profondo. La Fondazione Dolomiti UNESCO e il CAI condividono obiettivi comuni, tra cui la sensibilizzazione alla tutela dell’ecosistema montano e la trasmissione del valore della sostenibilità alle nuove generazioni. Anche la geologia può aiutarci a comprendere i cambiamenti climatici, un tempo lentissimi e oggi rapidissimi, che stanno trasformando il paesaggio e il nostro modo di vivere la montagna”.