Predoi, escursione tra miniere, malghe e vette glaciali

Nel cuore più remoto dell’Alto Adige, un itinerario circolare conduce tra boschi, pascoli e testimonianze minerarie. Dalla bellezza selvaggia della Valle Rossa alle antiche gallerie del rame, un viaggio tra natura e storia alpina.

Per dare un'idea dell’ubicazione geografica del paese di Predoi (Prettau in tedesco) a coloro che non lo avessero mai sentito rammentare, si può dire che questo piccolo centro abitato giace all’ombra della Vetta d'Italia, ovvero nel punto più settentrionale d'Italia. Il suo stemma, nel quale sono raffigurati il cielo azzurro, quattro cime bianche stilizzate e due picconi incrociati, rappresenta al meglio la sua essenza: le cime delle Alpi Aurine rammantate di scintillanti ghiacciai  e l'estrazione del rame a cui la storia del paese indissolubilmente legata. La miniera di Predoi fu difatti un importantissimo centro estrattivo dal 1400 fino alla fine del 1800: ancora oggi le antiche gallerie di scavo sono visitabili e fanno parte del Museo Provinciale delle Miniere. Ma non solo: a causa del loro microclima unico, gli ambienti siti a oltre 1 km all'interno della montagna sono utilizzati come centro climatico per la cura delle persone affette da difficoltà respiratorie. Trovandosi ai piedi di importanti valichi alpini, Predoi nei secoli passati è stato un punto di passaggio strategico per i commerci e in tempi più recenti per i contrabbandieri. Oggi queste antiche vie, insieme a numerosissimi altri sentieri sono percorsi dagli escursionisti che possono godere della natura incontaminata del Parco Naturale Vedrette di Ries Aurina, che copre la gran parte del territorio comunale.

 

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