Il Chumik KangriI polacchi Michał Czech e Wadim Jabłoński, insieme allo slovacco Adam Kaniak, hanno firmato la prima salita del Chumik Kangri, una vetta inviolata della regione di Saltoro, nel Karakorum pakistano, che tocca i 6754 metri.
Il 15 settembre scorso, alle ore 8.00 locali, il trio ha raggiunto la cima dopo una salita di tre giorni lungo il versante sud. La via aperta per la vetta supera un dislivello di circa mille metri, unico dettaglio per ora conosciuto di questa salita, oltre alla discesa che si è rivelata particolarmente impegnativa. I tre hanno infatti impiegato quasi un'intera giornata per fare ritorno al campo abse avanzato, che hanno raggiunto solo alle 22.00 locali, stremati ma felici.
Una svolta esplorativa sul Gyong Glacier
La spedizione assume un valore speciale, non solo per la prima ascensione ma soprattutto perché il Chumik Kangri sorge in un’area rimasta chiusa per decenni a causa della vicinanza con zone contese del Kashmir. Il 2025 è infatti il primo anno in cui il Pakistan consente l’accesso agli alpinisti stranieri nella regione del Gyong Glacier, finora praticamente sconosciuto e inesplorato. La salita diventa così non solo un successo sportivo, ma anche una svolta nell’esplorazione del Karakorum.
La salita rientra in un progetto più ampio sostenuto dalla Federazione Alpinistica Polacca: documentare e salire i seimila mai scalati, nello stile più pulito possibile. Come ha infatti rivelato l'agenzia a cui si sono appoggiati i tre scalatori, il team potrebbe puntare nei prossimi giorni a un’altra vetta ancora inviolata, la Gharkun Tower. Seguiamo con interesse i progressi, soprattutto l'ambizioso progetto della Federazione Alpinistica Polacca che ritorna in modo importante sulla scena alpinistica internazionale con un progetto innovativo dopo gli infruttuosi tentativi invernali al K2 di qualche anno fa.