Prima neve d'autunno. fiocchi fino a 1500 metri su Alpi e Prealpi

Un’irruzione di aria polare porta le prime nevicate sulle montagne italiane, con fiocchi fino a quota 1500 metri tra Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia. Temperature in calo anche in pianura, dove l’autunno si fa già sentire.

Gli ultimi giorni di settembre portano le prime intense nevicate di stagione. Con un netto cambio di scenario meteorologico, dopo un inizio mese ancora caratterizzato da temperature miti, una brusca irruzione di aria fredda di origine polare ha investito la penisola portando piogge diffuse, un abbassamento marcato delle temperature e soprattutto le prime nevicate sulle Alpi.

Il fenomeno si è manifestato in modo evidente sulle Alpi occidentali, in particolare tra Piemonte e Valle d’Aosta, dove i fiocchi hanno raggiunto quote attorno ai 1500–1600 metri. Anche le Alpi centrali hanno registrato imbiancate degne di nota: sul versante orobico, al rifugio Tagliaferri a Schilpario, a quota 2325 metri, la neve è caduta copiosa nella notte del 24 settembre, regalando al mattino un paesaggio già invernale. In Valle d’Aosta, la cima del Monte Rosa e il massiccio del Gran Paradiso si sono presentati ricoperti da un nuovo manto bianco, mentre in Piemonte imbiancate sono state segnalate nell’area del Monviso.

Le temperature, crollate anche in pianura con minime intorno agli 8–9 gradi, hanno accentuato la sensazione di un autunno già pienamente entrato in scena. La quota neve si è assestata in media tra i 1500 e i 2000 metri, livelli che solitamente si osservano solo più avanti nella stagione. Un repentino cambio legato alla discesa di masse d’aria fredda dall’Europa settentrionale che hanno spinto verso sud-est, favorendo la formazione di perturbazioni e il ritorno della neve in quota. Come sottolineato dagli esperti, si tratta di un evento che anticipa i tempi, una sorta di anteprima invernale che in alcune località ha sorpreso escursionisti e operatori turistici.

Le prospettive per l’inizio di ottobre non lasciano spazio a un ritorno immediato del caldo: le previsioni indicano infatti la persistenza di condizioni instabili e di aria fredda, con ulteriori nevicate attese sulle Alpi.