Fin dalla sua nascita, l’obiettivo è stato chiaro: liberare la narrazione della montagna dal solo immaginario dell’alpinismo eroico e dell’impresa estrema, restituendole invece la sua dimensione quotidiana, umana e territoriale. Quella che l’antropologo Mauro Varotto ha definito la “montagna di mezzo”: Alpi e Appennini come luoghi di comunità vive, intrecci di relazioni, lavoro, cultura e paesaggio.
Accanto a questo sguardo umano, UNIMONT — forte del proprio legame con le scienze agrarie e ambientali — mantiene salda l’attenzione verso natura, sostenibilità e paesaggio. Negli anni, la rassegna ha visto crescere il numero e il prestigio degli autori coinvolti, trasformando la letteratura di montagna in un laboratorio vivo di riflessione sociale, antropologica e scientifica.
Anche quest’anno il programma sarà ricco e articolato, con incontri mensili fino a maggio 2026, presso la sede UNIMONT di Edolo, e numerosi appuntamenti speciali.
Tra i momenti più attesi, l’appuntamento di dicembre con la presentazione di un libro fotografico che racconta il Trentino attraverso lo sguardo di sei fotografi internazionali: un’opera sorprendente che restituisce un volto inaspettato della regione alpina. Nello stesso mese, una mostra dedicata a Pino Veclani, in occasione degli ottant’anni dalla nascita, celebrerà la sua opera di fotografo ed editore di cartoline, preziosa testimonianza visiva della Valle Camonica e della Val di Sole.
Il calendario propone anche iniziative di forte respiro culturale:
Ottobre 2025, inaugurazione al Castel Masegra di Sondrio, nell’ambito del Progetto Aqua Vitae, con workshop, passeggiate tematiche e mostre dedicate al valore dell’acqua come elemento identitario e paesaggistico.
Novembre 2025, un dibattito a Edolo dedicato alla storia degli sport invernali, nell’ambito di Milano BookCity, che per l’occasione approderà anche al Polo UNIMONT.
Aprile 2026, l’incontro con il libro Sarà la montagna di Luca Saltini, con la partecipazione degli studenti dell’Istituto Meneghini di Edolo, a conferma del dialogo sempre più stretto con il mondo della scuola.
La rassegna è dedicata, come ogni anno, alla memoria di Alida Bruni e si conferma un ponte tra territori di montagna e grandi centri urbani, grazie a collaborazioni con progetti e rassegne di rilievo nazionale.