Regali fra le pagine: qualche consiglio

Saggistica, narrativa, libri illustrati, manuali tecnici: qualche consiglio per orientarsi fra le novità editoriali del 2025.

C’è sempre per ognuno il libro giusto, parafrasando Giancarlo Bregani, e va tenuto a mente soprattutto quando bisogna fare un regalo, la cui riuscita dipende proprio dalla capacità di intercettare i gusti e i desideri della persona a cui è destinato, pur senza prescindere anche dai propri (regalare qualcosa che non si ama è difficile). 

Ecco qualche spunto che speriamo sia utile almeno a orientarsi nel vasto mare delle pubblicazioni nostrane (nel 2024, quasi 86mila novità e 40mila ebook, stando ai dati AIE) e in particolare di montagna, con l’obiettivo di regalare spunti di riflessione e di bellezza che rendano l’andare per sentieri, versanti e pareti un momento non solo ludico-sportivo, ma un atto di conoscenza dell’ambiente che tanto amiamo.

 

Per chi crede di sapere tutto

Lo conosciamo tutti l’amico che quando andiamo in montagna ci spiega ogni punto e virgola di cartine geografiche, previsioni meteo, attrezzatura e compagnia bella, naturalmente evidenziando per contrasto che lui/lei sì, invece noi… O al contrario quello a cui piacerebbe saperne di più, per godersi ancora meglio ogni uscita senza necessariamente incappare in un manuale tecnico. Ecco un paio di libri che fanno per voi: con il rischio che il tuttologo ne sappia ancora più di prima, e l’altro gli inizi ad assomigliare. Un suggerimento: comprate una copia anche per voi.

Irene Borgna, Cose che capitano in montagna. Imprevisti e come affrontarli in modo più sicuro e sostenibile 

Mettendo a frutto l’esperienza personale, ma anche quella professionale con il Parco delle Alpi Marittime per cui lavora, Irene Borgna ci regala un libro in cui tutti potranno ritrovarsi: sono 40 situazioni critiche che possono capitare in montagna, con consigli su come affrontarle non solo per salvare se stessi, ma anche preservare l’ambiente meraviglioso che fa da scenario alle nostre attività. Da un’errata valutazione del meteo all’incontro con gli animali selvatici, dal perché è meglio evitare di accendere un fuoco in natura a cosa fare se una zecca si attacca sotto l’ascella o una suola si stacca nel bel mezzo del nulla. 

(pp. 240, 18 euro, illustrazioni di Agnese Blasetti, CAI Edizioni 2025)

 

Club Alpino Italiano, Lo zaino essenziale. Oggetti e conoscenze indispensabili per vivere la montagna

Non consigli pratici, ma una solida base per comporre lo zaino virtuale di conoscenze indispensabili per gli appassionati di ogni disciplina praticabile in montagna. Un volume corale dove le tante penne coinvolte hanno fatto confluire il frutto dei loro studi, le loro esperienze personali e la grande passione che li unisce al lettore ideale. Dalla borraccia ai ramponi, dalla macchina fotografica al binocolo, dagli occhiali da sole alla lampada frontale, dal cibo al gps, dall’imbrago al sacco a pelo, dal kit di primo soccorso alla gestione dei rifiuti o del freddo, da un buon libro alla tessera del CAI. Ognuno simbolo di qualcosa di più importante, ognuno fonte di indagine e approfondimenti originali, con tanto di vademecum e glossario. Chi lo legge tornerà in montagna con altri occhi. 

(pp. 312, 20 euro, illustrazioni di Sara Filippi Plotegher, Mondadori 2025)

 

Per gli escursionisti provetti

Escursionisti: è la categoria più universale e diffusa di frequentatori della montagna, difficile non conoscere qualcuno che vi appartenga. 

 

Manuale di Tecnica escursionistica, a cura della Commissione Centrale Escursionismo e Cicloescursionismo e della Scuola Centrale di Escursionismo

Per fare il salto di livello. Il manuale ufficiale utilizzato ai corsi avanzati di escursionismo del CAI, fresco di stampa, realizzato per chi ha già appreso le nozioni fondamentali e vuole ora approfondire le sue conoscenze in materia di tecniche di progressione, cartografia, alimentazione, normative, gestione delle emergenze, sentendosi pienamente padrone del suo andare in montagna, ma diventando capace di essere un punto di riferimento anche per gli altri. Il volume è completato da molte fotografie a colori.

(pp. 320, 30 euro, CAI Edizioni 2025 – disponibile al momento solo su CAI Store, da gennaio in libreria)

 

Alpinisti duri e puri

E poi ci sono quelli che vivrebbero nella portaledge: i super appassionati di alpinismo, quell’arte speciale di godersi la vita col naso all’insù, disegnando la propria strada sulla verticale di una parete, di roccia o di ghiaccio. Sappiamo che a certe quote lo zaino deve essere proprio essenziale, ma i libri che vi consigliamo non occupano troppo spazio, eppure tanto ne regalano.

Le vie dei sogni. L’alpinismo italiano di oggi e di domani, a cura di Andrea Greci, prefazione di Erri De Luca

Tredici interviste ad altrettanti protagonisti della scena nazionale: Alessandro Baù, Alessandro Beber, François Cazzanelli, Matteo De Zaiacomo, Matteo Della Bordella, Dario Eynard, Leonardo Gheza, Silvia Loreggian, Marco Majori, Alessandra Prato, Stefano Ragazzo, Camilla Reggio e Federico Secchi. Nomi già noti a chi segue imprese e spedizioni dentro e fuori i confini nostrani, qualcuno vanta già una lunga carriera, altri sono proprio all’inizio, scoperti grazie al progetto Eagle Team del CAI. Più d’uno compare sul mercato editoriale per la prima volta, tutti si raccontano in maniera intima e personale, condividendo emozioni e ricordi, ma anche splendide fotografie di una passione che, come la definisce Erri De Luca nella prefazione, è “strumento di misura dei limiti da stabilire e poi superare”. Per chi crede che non ci sia più nulla da scoprire. Una novità assoluta, disponibile dal 17 dicembre.

(pp. 176, 18 euro, CAI Edizioni 2025)

 

Enrico Camanni, Mal di montagna. 15 storie di passione

Quando la passione diventa un’ossessione: un aspetto poco discusso, eppure molto più diffuso del previsto nel mondo dell’alpinismo ad alti livelli (non solo nel professionismo). Nel volume, 15 ritratti intimi di amici, come Ezio Mentigazza a cui è dedicata la scuola di escursionismo del CAI di Torino, o Gian Piero Motti, il grande teorico del Nuovo Mattino, di grandi nomi, come quello di Patrick Berhault, di Jean-Marc Boivin o di Renato Casarotto, e infine di personaggi storici come Emilio Comici, Giusto Gervasutti e Renzo Videsott. Tutti accomunati da una passione che ha superato se stessa. Camanni conosce così bene la materia, tanto da annoverare anche se stesso fra quei quindici, in un raro momento di autobiografia. Una lettura piacevole come un buon romanzo.

(pp. 144, 16 euro, CAI Edizioni 2025)

 

I bucolici

Sono gli amici che sapete già di dover aspettare più avanti, in qualunque stagione: loro si fermano a osservare alberi di ogni genere e impronte di animali, interrogandosi sul tipo di roccia della zona e respirando terpeni nel bosco per suggere una linfa che va oltre quella che scorre nelle cortecce. Se hanno gli occhi chiusi è perché si stanno riconnettendo con la Natura, come gli Avatar del colossal di James Cameron. 

 

Daniele Zovi, Voci dal bosco. Incontri silenziosi con piante e alberi

Dismessa la divisa del forestale, dopo la pensione Zovi ha proseguito il suo lavoro nella veste di scrittore, imponendosi come una delle voci più autorevoli. Ne è un delizioso esempio questo piccolo volume, che ben si presta a un’accoppiata con qualcuno degli altri suggeriti sotto, delicatamente illustrato da Giuliano Dall’Oglio. Alberi che si ingegnano per resistere al freddo, piante che viaggiano per migliaia di chilometri, e tronchi capaci di portarci indietro nel tempo. Per chi nel bosco non si sente mai solo. E fa bene. 

(pp. 96, 12 euro, CAI Edizioni 2025)

 

Anna Sustersic, Relazioni naturali. Piccolo breviario di coesistenza

Piccoli racconti per fermarsi a riflettere su cosa significhi incontrare un animale selvatico in un bosco, e attraverso di esso il selvatico che è in noi. È un viaggio affascinante quello proposto dalla divulgatrice triestina Anna Sustersic, da anni impegnata sul tema della coesistenza, e attraversa tutte le sfumature dei nostri sentimenti più profondi: paura, stupore, gioia, fascino, disagio. Lei li conosce bene, perché in tanti anni di indagini naturalistiche li ha provati incontrando linci, lupi, leopardi delle nevi… Maturando una doppia consapevolezza: anche noi facciamo parte della Natura, ma la coesistenza si fonda sulla distanza fra noi e la fauna selvatica. Dedicato a chi ha paura dei cani.

(pp. 112, 14 euro, CAI Edizioni 2025)

 

Adam Weymouth, Il lupo solitario. Un cammino tra civiltà e natura selvaggia

Il sottotitolo potrebbe essere “Il romanzo di Slavc”, ovvero il lupo che nel 2011 inizia la sua dispersione viaggiando per centinaia di chilometri dalla Slovenia in Italia, e in particolare in Lessinia, dove incontra la sua “Giulietta”, la lupa con cui dà vita al ripopolamento della sua specie sull’arco alpino, dove non si avvistava da oltre un secolo. “Romanzo” perché l’autore, uno scrittore britannico, rende quello che di fatto è un lungo reportage giornalistico una storia avvincente. Weymouth si mette fisicamente sulle tracce di Slavc: la sua ricerca si fa occasione per indagare la distanza – antropologica, culturale, politica – fra l’Europa del 2011 e quella di oggi dove vivono i branchi che ha generato e dove oggi il lupo è con tutta evidenza simbolo del diverso, un clandestino da respingere per qualcuno, un nume tutelare da proteggere per altri, in ogni caso una sfida di coesistenza che nessuno può rimandare.

(pp. 352, 20 euro, Iperborea 2025)

 

Se la montagna è innanzitutto una storia da leggere

Perdersi fra le montagne di carta ha sempre il suo perché: fuori dalle pubblicazioni più tecniche, l’ambientazione alpina (o appenninica, s’intende) si presta per saggi narrativi, romanzi di indagine intima, a sfondo ecologico o addirittura riflessivo-filosofico. Il giallo “di montagna” poi è ormai un genere nel genere, assurto alla gloria persino con serie tv di grande successo. Ce n’è per tutti i gusti.

 

Franco Faggiani, Il maestro itinerante

Realtà e finzione si mescolano in questo racconto breve, o romanzo lungo, che uno degli “scrittori di montagna” più amati e prolifici del panorama nostrano ci regala mettendo in scena la storia di Bertran Guyot, giovane e coltissimo maestro torinese dell’epoca della Repubblica degli Escartons. Una storia (finta) nella storia (vera) decisamente poco nota di questa Comunità Europea ante litteram, realizzata fra Italia e Francia fra il Trecento e il Settecento, avanzatissima in fatto di diritti civili, e anche molto colta: esattamente il contrario di quello che Guyot si aspettava di trovare. Fra città e montagna non sempre è la prima a spuntarla.

(pp. 96, 10 euro, CAI Edizioni 2025)

 

Mauro Corona, Il sentiero degli aghi di pino

L’ultimo romanzo dello scrittore, alpinista e scultore friulano è un grande omaggio al suo “paese ripido” (Erto), con un titolo che richiama Calvino. La vicenda è quella di due fratelli cresciuti da un nonno, più che ispirato all’autore, all’insegna dell’amore, del rispetto e della memoria del luogo in cui lui è nato e vissuto tutta la vita, ma che prendono singolarmente una strada molto diversa. Una seguirà con dedizione gli insegnamenti ricevuti, l’altro si darà alla distruzione sconsiderata di alberi e foreste, inseguendo il dio denaro. Ma la vita riserva sempre delle sorprese, anche quando il destino sembra già scritto. Corona lo ha definito il suo romanzo più ecologico, la realizzazione di un sogno da regalare al suo paese: quasi un testamento umano e letterario, un inno al diritto di ogni vita di guardare al futuro. Per chi sente il soffio degli anni sul collo e il peso della vita dentro al cuore, ma non si rassegna a vedere nero.

(pp 176, 19,50 euro, Mondadori 2025)

 

Valerio Varesi, Lago santo

Ci spostiamo in Appennino con l’ultimo giallo di un autore che dall’Appennino è stato adottato, dopo i natali torinesi, “padre” dell’apprezzatissimo Commissario Soneri, protagonista di una fortunata serie uscita dal 1995, finita anche in tv con Luca Barbareschi e nel mondo grazie a numerose traduzioni. Questo noi poliziesco rimesta in una vicenda che affonda le sue origini in una storia nera nel senso politico del termine. A Lago Santo, remota località a 1500 metri, viene ritrovato il cadavere di un insegnante di filosofia in pensione appena scomparso, membro dell’ultradestra locale. Incidente o omicidio? L’indagine si fa occasione per aprire uno spaccato vividissimo della provincia italiana di ogni dove. Per chi ama la storia, ma non vuole leggere un saggio.

(pp 336, 18 euro, Mondadori 2025)

 

E per chi nella montagna legge la storia

Difficile prescindere dalla storia quando si parla di, si legge su, si cammina in montagna. In montagna la storia è ovunque, che sia quella dei popoli che la abitano da secoli, e delle leggende che hanno tramandato, delle guerre che vi sono state combattute, o dei primi che le hanno salite, o risalendo i millenni quella geologica delle rocce che noi oggi ci divertiamo a calpestare o scalare, o su cui costruiamo rifugi. Per gli amici che interpretano ogni uscita come una lezione a cielo aperto. 

 

Andrea Greci, Alpi. Antologia delle grandi montagne italiane

Tutto quello che bisogna sapere sulle principali montagne dell’arco alpino, in un viaggio attraverso la storia, le leggende, i popoli ma anche i numeri che caratterizzano i quindici gruppi delle Alpi, dal Monviso al Montasio. 60 storie e decine di fotografie per 15 capitoli, ciascuno aperto da un contributo d’autore (come Manolo, Alessandro Baù, Nives Meroi, François Cazzanelli, Paolo Malaguti, Matteo Righetto) e chiuso da una scheda riassuntiva di dati legati ad aneddoti e curiosità. Il libro per capire cosa significa frequentazione consapevole della montagna.

(pp. 240, 25 euro, Rizzoli 2025)

 

Luca Gibello, I bivacchi delle Alpi. 100 anni di emozioni in scatola

100 anni fa nascevano i bivacchi, un’invenzione tutta italiana avvenuta sulle Alpi grazie al Club Alpino Accademico. Una “struttura minima dell’abitare in quota”, come lo definisce l’autore, architetto biellese che da anni si occupa di queste tematiche, che pone sfide ingegneristiche e architettoniche affascinanti. Ripercorrere la storia di quest’invenzione dà però anche la misura dell’evoluzione dell’alpinismo, oggi sempre più improntato alla velocità, e al contempo delle tendenze sociali, o forse sarebbe meglio dire “social” che vedono nel bivacco una nuova frontiera di turismo estremo. Magnifiche le decine di fotografie di bivacchi di oggi e di ieri. 

(pp. 304, 26 euro, CAI Edizioni 2025)

 

Oliviero Gobbi, Gian Luca Gasca, La traccia di Toni. Toni Gobbi cittadino delle montagne

La storia dell’alpinismo è piena di personaggi a cui non si è ancora dato il giusto posto, a volte anche solo perché non se ne sa poi così tanto. Toni Gobbi rientra fra questi, ma oggi, dopo un film e ora questo libro non ci sono scuse. Alpinista di città con la laurea in Legge, a Courmayeur capì di voler fare la Guida alpina e finì con l’innovarne il ruolo, grazie al suo fiuto per il marketing e a un carisma travolgente. Oltre alle imprese alpinistiche, fu anche il primo a intuire le potenzialità ricreative dello scialpinismo che oggi diventa disciplina olimpica. Un volume ricco di documenti e fotografie, largamente attinti dall’Archivio di Famiglia. Non solo la storia di un uomo, ma uno spaccato dell’Italia che dal Dopoguerra in poi scopre l’aspetto ludico della montagna.

(pp. 240, 35 euro, Rizzoli 2025)

 

Un tocco di poesia

Non possiamo dimenticare le anime più delicate, quelli che in montagna vedono simboli e tracce di magnificenza, e oltre al suono dei loro passi sull’erba, allo scricchiolio della neve che calpestano o al fruscio del vento che risale una parete mentre sono in arrampicata, avvertono la presenza di qualcosa di più grande. E se ne sentono parte. Pur senza perdere consapevolezza che la montagna non è solo magia di un istante, ma dura concretezza.

 

Matteo Righetto, La strada verso casa. Riflessioni di un cuore alpino

Come nasce uno scrittore di montagna? In montagna! Dopo averci incantato per anni con romanzi e personaggi suggestivi, lo scrittore padovano di nascita e dolomitico d’adozione si racconta descrivendo l’origine della passione che lo anima. Con stupende immagini fotografiche e una grafica generosa di colori, il lettore viene introdotto a tutto tondo in un mondo di cui si cantano la bellezza e la fragilità, la gente e gli spazi aperti, i boschi e gli animali, sulla scorta dei ricordi personali più intimi. Un libro da sfogliare ogni tanto per lustrarsi gli occhi, sognando di entrarci dentro, come in una magia.

(pp. 224, 29,90 euro, Rizzoli 2025)

 

Marianna Corona, Rifugi per un tempo sospeso. Taccuino di vita e d’altura

Piccoli racconti molto personali per questo libro illustrato che segna un’ulteriore svolta nella scrittura di Marianna, che di cognome fa Corona e vive a Erto, figlia di Mauro, eppure così diversa: insegnante di yoga, social media manager, esperta di comunicazione, persona schiva, delicata, e lontanissima dall’alpinismo verticale. Dopo il libro in cui ha raccontato della sua malattia oncologica (Fiorire tra le rocce), dopo il romanzo in cui evocava le forze profonde di madre-natura (Le Véinte), arriva questo “taccuino” che “a passi lenti” ci guida attraverso boschi e sentieri di guarigione in armonia con la natura.

(pp. 192, 22,90 euro, Rizzoli 2025)

 

Rabindranath Tagore, Dall’erba dei campi alle stelle del cielo, illustrato da Nicola Magrin

Chi sei tu, lettore, che leggerai le mie poesie / tra cento anni?”. Così scriveva nel 1913 il poeta e artista a tutto tondo indiano, il primo non occidentale a vincere un Nobel per la Letteratura. Sono passati più di 100 anni e dunque possiamo ben considerarci noi quelli a cui si rivolgeva, cantando la forza della Natura nelle cui espressioni coglieva “la formula magica del sorriso / portatrice di messaggi eterni”. È da lì che è partito Magrin, regalandoci un volume illustrato di grande bellezza.

(pp. 176, 25 euro, Salani 2025)