Rinnovata la Certificazione CETS al Parco delle Foreste Casentinesi

Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi ha ottenuto il rinnovo per altri cinque anni della Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS), riconoscimento europeo di impegno per un turismo responsabile e attento all'ambiente.

Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna ha conseguito un importante riconoscimento a livello europeo. Nei giorni scorsi è stato ufficializzato il rinnovo per altri cinque anni della Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS), riconoscimento che evidenzia l'impegno dell'area protetta per un turismo responsabile e attento all'ambiente.

Il settore turistico genera attualmente circa il 10% del PIL europeo e offre venti milioni di posti di lavoro, pari a circa l'11,6 % di tutte le occupazioni su scala europea. Ma su di esso persistono ombre “prevalentemente legate alla sostenibilità ambientale", come sottolineato nel comunicato ufficiale del Parco. 

La CETS nasce proprio per affrontare queste sfide, trasformando le pressioni del traffico e dell'uso improprio del territorio in opportunità per la sostenibilità.

 

La CETS e l'impegno del Parco per il turismo sostenibile

Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, istiituito nel 1993, si estende per oltre 36.000 ettari tra Emilia-Romagna e la Toscana, lungo il crinale dell'Appennino tosco-romagnolo. Storicamente, l'area è celebre per le sue antiche foreste, tra cui spiccano la Foresta della Lama e la Foresta di Campigna, la cui gestione secolare ha preservato un patrimonio di biodiversità eccezionale, con faggi monumentali e la presenza di specie faunistiche importanti come il lupo appenninico. Entro i suoi confini ricade la prima riserva naturale integrale italiana, quella di Sasso Fratino, riconosciuta dal 2017 come Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO.

Nel 2014 l'Ente ha avviato il percorso di candidatura per ottenere la Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS), una iniziativa lanciata nel 1995 da Europarc Federation, l'associazione che riunisce le aree protette del continente europeo. Non si tratta di un semplice marchio, ma un metodo di gestione che mira a prendersi cura congiuntamente del territorio e delle comunità che lo abitano. Consta nel dettaglio di tre fasi distinte, che definiscono un modello di collaborazione progressivo tra l'Area Protetta e il tessuto economico locale. 

A seguito della visita di un verificatore inviato da Europarc, il Parco ha ottenuto l'assegnazione della Carta con una cerimonia tenutasi presso il Parlamento Europeo a Bruxelles, il 7 dicembre 2015.

Dopo alcuni anni di collaborazione attiva con gli attori del territorio, nel 2018 il Parco ha attivato anche la seconda parte della CETS, trasformando il Parco in "certificatore" delle imprese turistiche (guide e strutture ricettive) desiderose di entrare in sinergia attiva con l’area protetta. Questa collaborazione è stata formalizzata nel 2020 con la sottoscrizione dei singoli Accordi di Collaborazione. Nello stesso anno, il Parco ha avviato il percorso per il primo rinnovo della prima parte della CETS, confermato nel 2021. 

Nel periodo 2021-2024, il Parco e i suoi partner si sono impegnati su fronti diversificati: dalla promozione di servizi di trasporto condiviso verso le principali attrattive e la creazione di nuovi strumenti di comunicazione per valorizzare itinerari e cammini, al recupero delle antiche varietà locali per un nuovo utilizzo gastronomico. Sono state inoltre promosse iniziative legate all'osservazione della fauna selvatica stagionale e lo sviluppo di offerte di benessere e salute tra terme e foreste. Attenzione è stata posta anche nella cura dell'accessibilità e fruibilità della rete sentieristica e nella ricerca di esperienze di scoperta delle Foreste Sacre e dei grandi testimoni letterari e storici del territorio.

A seguito di una pausa obbligata nelle procedure di aggiornamento causata dalla pandemia di Covid-19, un verificatore di Europarc è tornato nel Parco a maggio 2025, per verificare la possibilità di un nuovo rinnovo della CETS. A supporto della conferma di certificazione, il Parco ha inviato nei mesi precedenti a Europarc tutta la documentazione necessaria per la valutazione, contenente sia le schede con gli impegni assunti dagli operatori economici, sia i documenti sulle caratteristiche naturali e socioeconomiche dell'area protetta. 

Come spiega la Presidente del Parco, Claudia Mazzoli, presente in prima persona alla cerimonia ufficiale di conferma della CETS, svolta presso la sede del Parlamento Europeo a Bruxelles lo scorso 19 novembre, "l'elemento centrale della CETS è la collaborazione con tutti i portatori di interesse per sviluppare, in una strategia condivisa, un piano d'azione calato sulle caratteristiche del territorio. L'obiettivo è la tutela del patrimonio naturale e culturale e il continuo miglioramento dell'offerta turistica nell'area protetta."

Grazie alla CETS, i Parchi si convertono in "laboratori di buone pratiche legate alla sostenibilità; luoghi nei quali sperimentare progetti innovativi che possono costituire un modello anche al di fuori del perimetro del territorio tutelato".

Il rinnovo non solo premia il lavoro svolto finora, ma impegna il Parco e i suoi partner a mantenere elevati gli standard di gestione, garantendo che lo sviluppo turistico sia un vettore di benessere per le comunità e un presidio per l'integrità dell'ambiente naturale.