Roccararso: inaugura il sentiero “Parco della Pace”. Camminare per ricordare

Ottanta soci CAI hanno preso parte alla prima escursione del progetto Memoria Storica Gustav, lungo i casali dell’eccidio dei Limmari del 1943. Un percorso per unire escursionismo e memoria, con l’obiettivo di ricordare e non dimenticare.

Domenica 28 settembre 2025, a 1360 metri di altitudine nella frazione Pietransieri di Roccaraso, è stato inaugurato il sentiero “Parco della Pace – Limmari”, nuovo tracciato accatastato CAI. All’evento hanno preso parte circa ottanta soci del Club Alpino Italiano provenienti da varie sezioni di Lazio, Molise e Abruzzo, in occasione della prima uscita ufficiale del progetto Memoria Storica Gustav.

Il luogo scelto non è casuale: proprio a Pietransieri, nel novembre 1943, si consumò l’eccidio dei Limmari, in cui 128 civili – moltissimi bambini – furono uccisi dai nazisti in ritirata. L’escursione inaugurale, organizzata dalla sezione CAI di Castel di Sangro con la partecipazione del gruppo ANA di Pietransieri, della consigliera comunale Marilena Oddis e di soci CAI e cittadini, si è snodata attraverso i casali simbolo della strage. Partendo dal paese, il percorso ha toccato Casale D’Aloisio, Casale Di Battista e Casale D’Amico, per chiudersi ad anello a Casale Macerelli. Qui, l’“alpino” Raffaele ha narrato i fatti avvenuti in quei giorni del 1943, casale per casale.

Durante il pranzo conviviale che ha seguito l’escursione, sono intervenuti Francesco Sulpizio, presidente del GR CAI Abruzzo, Luisa Grossi e Diego Magliocchetti del CAI Cassino, e Franco D’Ambrosio, presidente del CAI Castel di Sangro. “Mettere insieme tante storie, situazioni e studi già fatti in un unico contenitore – ha sottolineato Magliocchetti – significa rafforzare i valori della pace e della coesistenza, unendo simbolicamente l’Adriatico al Tirreno”.

 

Memoria storica Gustav

Il progetto Memoria Storica Gustav nasce dal basso, dall’esigenza delle comunità locali e delle sezioni CAI di recuperare e rendere fruibile la memoria degli eventi avvenuti tra il settembre 1943 e il giugno 1944 lungo la Linea Gustav. Questa linea difensiva tedesca, istituita per rallentare l’avanzata alleata, tagliava in due la penisola, da Minturno sul Tirreno a Ortona sull’Adriatico. L’obiettivo del progetto è raccogliere e rendere accessibili ricerche, testimonianze e studi, creando percorsi escursionistici che permettano di camminare nella storia e trasmetterla alle nuove generazioni.

Al progetto partecipano i gruppi regionali CAI di Abruzzo, Lazio e Molise, insieme a numerose sezioni locali: Castel di Sangro, Chieti, Fara San Martino, Guardiagrele, Lanciano, Ortona, Popoli e Sulmona per l’Abruzzo; Cassino (capofila), Esperia e Gallinaro per il Lazio; Montaquila (sottosezione di Isernia) per il Molise. Fondamentale anche il contributo del Comitato Scientifico Centrale e del Comitato Scientifico Alte Vie, che hanno definito le linee guida della ricerca.

“Non si tratta di pubblicizzare, ma di non dimenticare”, hanno ricordato i promotori. La memoria storica non è qui legata a ideologie, ma al dolore vissuto dalle popolazioni civili, vittime inconsapevoli di eventi geopolitici più grandi. “La sofferenza – ha osservato Francesca D’Alberto, CAI Giovani Penne – non ha colore né bandiera: riguarda tutti, civili e soldati. Dare giusta memoria a ciò che è accaduto significa rafforzare la nostra identità e trasmettere alle nuove generazioni il senso di una storia che ha reso il nostro popolo più forte”.

Il sentiero “Parco della Pace” diventa così il primo tassello di un percorso che vuole unire escursionismo, storia e memoria collettiva, trasformando il cammino in occasione di riflessione e di consapevolezza.