Un frame del video dello spettacolo pirotecnico sponsorizzato da Arc'teryxVenerdì 19 settembre, tra le vette del Tibet è andato in scena uno spettacolo pirotecnico che ha destato ingenti polemiche su scala internazionale. Le batterie di fuochi d’artificio, che hanno colorato il cielo blu d’Himalaya con sfumature policrome artificiali, sono state allestite a una quota di oltre 5.500 metri, nella Cina sud-occidentale. Dietro le quinte dello spettacolo, ribattezzato dagli autori “Drago Ascendente”, l’artista cinese Cai Guoqiang, con la sponsorizzazione del celebre marchio di abbigliamento outdoor Arc'teryx.
Il video della performance, divenuto virale su web e social, ha generato una ondata di polemiche e indignazione, che ha valicato i confini cinesi, le cime himalayane e oltrepassato oceani, generando risonanza internazionale.
La scelta dell’azienda, fondata in Canada e oggi parte del gruppo cinese Anta, di sponsorizzare un evento altamente impattante sul delicato ambiente himalayano, è stata accolta come un tradimento degli stessi valori aziendali, finora propagandati.
Arc'teryx ha costruito la sua reputazione e il suo marketing sull'impegno per la sostenibilità, il rispetto dell'ambiente e del benessere animale e l'etica sociale. Molti utenti hanno in tal senso accusato l'azienda di ipocrisia. La scelta pubblicitaria, opinabile a livello etico, ha destato inoltre preoccupazione per i suoi effetti tangibili sull’ambiente in cui è andata in scena.
L'Himalaya è un ecosistema estremamente sensibile e fragile. Anche se gli organizzatori hanno affermato che i materiali utilizzati fossero biodegradabili, il timore che si è diffuso su scala globale, è che la performance possa aver causato danni significativi e a lungo termine all'ambiente. I prodotti chimici, il rumore e i detriti prodotti rappresentano una potenziale fonte di danno, sia in termini di inquinamento che di disturbo alla fauna selvatica.
Non sono mancate le accuse di mancanza di rispetto nei confronti delle tradizioni locali tibetane che riconoscono le montagne himalayane come dimora delle divinità, luoghi sacri da preservare.
Il rumore mediatico ha portato alla reazione delle autorità locali di Shigatse, che hanno annunciato l'avvio di un'indagine sull'evento per valutarne l'impatto ambientale.
Le scuse ufficiali di Arc'teryx
A seguito del diffondersi delle polemiche, l’azienda Arc'teryx è intervenuta pubblicamente sulla questione, diffondendo un messaggio di scuse. O meglio due: uno su scala nazionale cinese e uno internazionale, condiviso sui canali social aziendali.
Il contenuto del post a diffusione globale, ha avuto però l’effetto opposto al desiderato, inasprendo le polemiche.
Di seguito il testo nella sua forma completa: “Il recente spettacolo pirotecnico andato in scena sul Plateau Tibetano non era in linea con i valori di Arc'teryx. Siamo a conoscenza delle vostre preoccupazioni e le condividiamo. L’evento è risultato in netta contraddizione con il nostro impegno per gli ambienti outdoor, con ciò che siamo e ciò che vogliamo essere per la nostra gente e la nostra community. Siamo profondamente dispiaciuti per quanto accaduto, e ci scusiamo, fine della discussione. Ci stiamo occupando direttamente della questione con l’artista locale coinvolto, la nostra squadra in Cina, e cambieremo il modo in cui lavoriamo per assicurare che ciò non si ripeta. Ci aspettiamo che ogni cosa che facciamo rifletta la nostra etica ambientale, e non mostriamo tolleranza per azioni non allineate. Abbiamo già avviato sforzi per mitigare l’impatto ambientale e sociale di questo evento. Siamo grati alla nostra community che ci chiede di rispondere delle nostre azioni.”
Il messaggio, come evidenziano i numerosi commenti lasciati in calce dagli utenti, è apparso alquanto incoerente. La descrizione fornita dall’azienda sembra essere quella di un evento organizzato senza idonea comunicazione interna, quasi uno scarico di responsabilità sulla “squadra cinese”.
“Avreste dovuto saperlo, prima di diventare complici”, si legge tra le righe dei commenti, con riferimento specifico alla scelta dell’azienda di stringere accordi con la Cina. Concetto rimarcato da altri utenti che trovano sconveniente spostare le proprie produzioni in Cina e poi parlare di etica ambientale.
Il video ufficiale dello spettacolo pirotecnico è stato rimosso dai canali social e dal sito di Arc'teryx, subito dopo il dilagare delle polemiche, ma il contenuto è stato ampiamente scaricato e pubblicato su altre piattaforme (come YouTube, TikTok e i social cinesi come Weibo) ed è ancora fruibile al pubblico. A seguire una delle numerose condivisioni su Youtube.