Simone Moro si prepara a tornare sul Manaslu, in inverno

Simone Moro torna per la sesta volta sul Manaslu in inverno, puntando alla vetta con un approccio leggero e una rigorosa adesione al calendario solare.
Simone Moro © Facebook Simone Moro

Simone Moro si sta preparando a tornare sul Manaslu, in inverno, per la sesta volta. L’alpinista, che ha all’attivo ben 4 prime salite invernali sugli Ottomila, ha dichiarato di voler effettuare il tentativo con uno stile leggero. Ricordiamo anche che il Manaslu è già stato salito in inverno, da parte di una spedizione polacca, il 12 gennaio 1984.

Al momento Moro non ha fornito ulteriori dettagli sulla spedizione, come la presenza o meno di compagni di spedizione. È invece fatto di cronaca come, durante il suo quinto tentativo invernale alla montagna nella stagione 2022/2023, il suo compagno di cordata Alex Txikon e il suo forte team di Sherpa, siano riusciti nel raggiungimento della vetta. A suo tempo Simone non aveva preso parte al tentativo a causa di alcuni problemi di salute.

 

La prima salita invernale del Manaslu

La prima salita invernale del Manaslu è stata compiuta il 12 gennaio 1984 dai polacchi Maciej Berbeka e Ryszard Gajewski. I due facevano parte di una spedizione classica che ha visto gli alpinisti partire dalla Polonia verso la metà di novembre arrivando al campo base il 2 dicembre. Quindi, gran parte dei lavori sulla montagna sono stati svolti nel corso degli ultimi giorni dell’autunno astronomico, tanto che al 21 dicembre, prima giorno d’inverno, gli scalatori già si trovavano a 7100 metri di quota, dove avevano fissato campo 3. Venti giorni dopo erano in vetta, segnando un primato unico. La prima invernale al Manaslu e la prima volta in cui in Ottomila veniva salito in inverno senza utilizzo di bombole di ossigeno. Insomma, una prima invernale a tutti gli effetti anche se i lavori sulla montagna sono iniziati prima del 21 dicembre, come vorrebbero le regole non scritte di chi oggi segue il calendario astronomico (21 dicembre - 21 marzo). Erano anni pionieristici per l’alpinismo invernale, dove ancora tutto era a costruire.