Soccorso Alpino: morto un base jumper in Trentino, due dispersi in Piemonte

Un base jumper australiano ha perso la vita lanciandosi dal Sass Pordoi. In Piemonte proseguono senza sosta le ricerche di due escursionisti dispersi da giorni.
Foto di repertorio © CNSAS Piemonte

Sono giornate difficili queste sulle montagne italiane, dove due eventi distinti hanno richiesto l'intervento del Soccorso Alpino tra il Trentino e il Piemonte. Un base jumper ha perso la vita in Val di Fassa, mentre proseguono senza sosta le ricerche di due escursionisti dispersi sulle Alpi piemontesi.

 

Trentino: base jumper muore sul Sass Pordoi

Nel primo pomeriggio di ieri, 16 luglio, un base jumper australiano di 42 anni ha perso la vita dopo essersi lanciato dal Sass Pordoi, una delle vette più frequentate dai praticanti di questa disciplina. L’uomo, che faceva parte di un gruppo di connazionali con base nella zona di Lupo Bianco, dove era previsto l’atterraggio, si è schiantato lungo un tornante della Strada Statale 48, a circa 1700 metri di quota, 400 metri più in alto del punto previsto per la discesa.

Le prime ipotesi parlano di un malfunzionamento tecnico: la vela del paracadute non si sarebbe aperta correttamente o con sufficiente anticipo, impedendo al jumper di controllare la traiettoria di volo. I soccorsi sono stati lanciati intorno alle ore 13:00 con la chiamata al Numero Unico per le Emergenze 112 da parte dei compagni. Immediato l’intervento della Centrale Unica di Emergenza, che ha fatto decollare l’elicottero. Contemporaneamente, un soccorritore della Stazione Alta Val di Fassa del Soccorso Alpino e Speleologico Trentino è giunto sul luogo via terra. Sul posto anche Carabinieri e Vigili del Fuoco di Canazei. Il tecnico di elisoccorso e l’équipe medica hanno provato a lungo a rianimare l’uomo, ma ogni tentativo si è rivelato vano. Dopo il nulla osta delle autorità, la salma è stata trasportata a valle.

 

Piemonte: escursionista disperso da sabato nel Biellese

Sempre nella giornata di ieri è scattata nel biellese un'importante operazione di ricerca per un escursionista residente a Legnano, del quale non si hanno notizie dal 12 luglio. L’uomo era partito da Bocchetto Sessera con l’intenzione di raggiungere la Punta del Cravile, ma non è mai rientrato. A lanciare l’allarme, ieri sera intorno alle 19:30, sono stati alcuni conoscenti preoccupati per la sua assenza, visto che viveva da solo.

La sua vettura è stata ritrovata nel punto di partenza dell'escursione. Subito sono scattate le ricerche da parte del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese, del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco. Già ieri sera l’elicottero dei Vigili del Fuoco ha trasportato in quota i primi tecnici, mentre questa mattina è stato il Servizio Regionale di Elisoccorso di Azienda Zero Piemonte a rinnovare il supporto aereo.

Le ricerche, rese ancora più difficili dalla morfologia impervia del terreno, sono proseguite per tutta la giornata anche con l’uso dei droni. Le ultime celle telefoniche agganciate dal suo cellulare confermano che l’escursionista si trovava ancora nell’area di ricerca.

 

Valchiusella: continuano le ricerche di un escursionista svizzero

Sempre in Piemonte, ma più a ovest, continua senza sosta la ricerca di un escursionista svizzero disperso da fine giugno nelle montagne tra Scalaro (Quincinetto) e la Val Chiusella. L’ultima segnalazione certa dell’uomo risale al 23 giugno, quando aveva lasciato il rifugio Alpe Capanne diretto verso la Val Chiusella.

Ieri, 16 luglio, le squadre del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese e della Guardia di Finanza sono state nuovamente elitrasportate in quota, battendo i sentieri principali tra le due valli. Nuove informazioni sono emerse grazie al lavoro degli esperti in ricerca dispersi: una fotografia scattata al rifugio ha permesso di identificare altri escursionisti presenti quel giorno. Una donna ha riferito con precisione di aver visto l’uomo dirigersi verso Cima Bonze. Nel pomeriggio di ieri le ricerche si sono quindi concentrate su quest’area, sempre con l’uso dei droni dei Vigili del Fuoco. Questa mattina, 17 luglio, le operazioni sono riprese all’alba, nella speranza di un esito positivo.