Sorapiss, scivola lungo il canalone: morta una scialpinista

L'identità ricostruita solo in serata. Il ricordo della scuola Le Torri del Cai: "Hai preso per mano decine di allievi, insegnando prudenza e preparazione"
La donna è stata recuperata dall'elicottero del Suem © Soccorso alpino Dolomiti bellunesi

Aveva 54 anni ed era originaria di Castelfranco Veneto (Treviso) la scialpinista morta nel pomeriggio di sabato (20 aprile 2024) nel Canalone Comici, sul massiccio del Sorapiss.

L'allarme, alla centrale del 118, è arrivato alle 15.30, lanciato dai compagni di escursione della donna. In quattro, stavano risalendo la parte alta del canale con gli sci sulle spalle quando la donna è scivolata per diverse centinaia di metri, fermandosi solo alla base. Sul posto è arrivato l'elicottero del Servizio sanitario urgenza emergenza (Suem) di Pieve di Cadore (Belluno) che, con un verricello di 20 metri, ha sbarcato sul posto il tecnico di elisoccorso e il medico che non ha potuto fare altro che constatare la morte della scialpinista. La cui identità è stata ricostruita solo in serata: i compagni di escursione, infatti, sono tornati a valle autonomamente, impiegando diverse ore e quando è stata trovata era senza documenti. Nella sua città è lutto: la scialpinista gestiva la pelletteria di famiglia ed era socia del Cai.

Su Facebook, la ricordano gli amici della scuola di alpinismo, sci alpinismo e arrampicata libera Le Torri, del Cai di Castelfranco Veneto: “Poche ore fa sei partita per un nuovo e lungo viaggio, tra tutti i viaggi il più misterioso. Dopo tanti anni trascorsi ad accarezzare la neve e la roccia, hai scelto l'ambiente a te più caro per vivere ancora un'avventura, stavolta l'ultima. Il tuo entusiasmo era ispirazione per tutti noi, la tua vitalità ci dava forza e il tuo ottimismo illuminava ogni spazio appena varcavi la soglia. Più di 15 anni, tanto hai donato al nostro gruppo. Istruttrice volontaria, hai preso per mano decine di allievi, trasmettendo loro la passione per le Terre Alte e insegnando prudenza e preparazione come requisiti indispensabili per ciascuna uscita”.