Sotto e dentro la montagna: l’altopiano Faedo Casaron raccontato tra speleologia, arte e memoria

Soprattutto Sotto e Soprattutto Dentro sono i titoli di un grande lavoro corale che unisce esplorazione, ricerca scientifica, arte e racconto collettivo. Al centro di tutto c’è l’altopiano Faedo Casaron, nel cuore dell’Altovicentino, un territorio carsico che si estende per poco più di 12 chilometri quadrati, ma che cela sotto la superficie un patrimonio vasto e ancora in parte inesplorato.
P70 al Buso de Checo” val delle Lore Monte di Malo (Vicenza) © Federico Bruttomesso

Il progetto editoriale Soprattutto Sotto nasce dall’esperienza e dalla passione del Gruppo Speleologi Malo, sezione CAI di Malo, che ha coordinato oltre tre anni di attività sul campo, ricognizioni, interviste e consultazioni d’archivio, coinvolgendo una rete di oltre 40 tra autori, speleologi, geologi e studiosi locali. Il risultato è un volume di oltre 600 pagine, che documenta 178 cavità esplorate, ricostruendone la storia esplorativa, la morfologia, gli sviluppi topografici e i dati ambientali. Un lavoro che, oltre a censire 44 nuove grotte, ha portato alla riscoperta di cavità scomparse, alla correzione di errori catastali e alla verifica di collegamenti tra grotte vicine.

Lo sguardo, tuttavia, non è solo tecnico. Il libro restituisce anche la memoria delle prime esplorazioni, il senso di comunità degli speleologi, le storie “minori” che rischiavano di perdersi nel silenzio. È anche una risposta al tempo dei contenuti effimeri: Soprattutto Sotto vuole durare, radicarsi, diventare strumento di conoscenza e memoria.

Accanto al libro nasce Soprattutto Dentro, una mostra d’arte che affianca alla dimensione scientifica quella interiore e simbolica. I dipinti di Lisa Battistel – tra cui la copertina del volume – tracciano un percorso evocativo, quasi onirico, nato da immagini archetipe che hanno trovato conferma nell’incontro con il mondo speleologico. Le sue opere, spesso realizzate senza conoscere direttamente l’ambiente ipogeo, sembrano provenire da un altrove condiviso, che parla al profondo. Le fotografie di grotta di Federico Bruttomesso, tra cui alcuni scatti premiati a livello internazionale, completano l’allestimento: immagini potenti che riescono a “portare fuori la grotta”, rendendone percepibili le proporzioni, la bellezza, la difficoltà tecnica.