Speleologia tra scienza e tutela: nuove ricerche dal cuore delle Alpi

Dal 21 al 23 novembre il XVIII Convegno Regionale di Speleologia del Trentino Alto Adige riunirà esperti, studiosi e appassionati a Villazzano per tre giorni di confronto scientifico e culturale.
 

Un mondo da salvare e salvaguardare: è questo il filo conduttore del XVIII Convegno Regionale di Speleologia del Trentino Alto Adige, in programma dal 21 al 23 novembre 2025 presso il Consorzio Valnigra – SAT Bindesi Villazzano, in via Valnigra 69 a Villazzano (Trento).
L’appuntamento, promosso dal Club Alpino Italiano – Alto Adige, rappresenta uno dei momenti più attesi per la comunità speleologica regionale, offrendo un’ampia panoramica sulle più recenti ricerche, esplorazioni e studi legati al mondo ipogeo.

La giornata di sabato 22 novembre sarà inaugurata dagli interventi istituzionali e introduttivi, seguiti dalle prime relazioni scientifiche dedicate ai ghiacciai sotterranei del Veneto e Trentino, alle ricerche sui pipistrelli e alle più innovative prospettive di studio sugli ambienti ipogei extraterrestri.
Tra i relatori, Leonardo Latella del Museo di Storia Naturale di Verona, Andrea Pereswiet-Soltan e Sylwia Pospuladell’Institute of Systematics and Evolution of Animals della Polish Academy of Sciences, e Lorenzo Bruzzonedell’Università di Trento.
Spazio anche alla dimensione ambientale con William Bombarda del Parco Naturale Adamello Brenta Geopark, che illustrerà le peculiarità del mondo ipogeo all’interno del geoparco UNESCO.

Nel pomeriggio, i lavori riprenderanno con gli interventi di Volkmar Mair (Ufficio Geologia e Prove Materiali – Provincia Autonoma di Bolzano) sul quadro minerario dell’Alto Adige, Maria Cristina Bruno (Fondazione Edmund Mach) sulla biodiversità della stigofauna epicarsica e nuove ricerche paleo-speleologiche e idrogeologiche condotte da diversi gruppi speleo, tra cui CAI Varese, GS Bronzolo e Gruppo Giara Modon.
Previsto anche un approfondimento sui progetti di tracciamento idrogeologico in Val Frenzela e Valbrenta, la presentazione del volume Soprattutto sotto a cura del Gruppo Speleologi Malo, e un aggiornamento normativo con Enzo Marcon, segretario della Commissione Speleologica SAT.

Domenica 23 novembre sarà dedicata alle esplorazioni e ai risultati delle più recenti ricerche condotte dai gruppi speleologici regionali: Arco Grotte di Corna di Bes, Grotte Brenta, Vigolo Vattaro, Rovereto, CAI Bolzano, Lavis e altri.
Si parlerà di carsismo, tracciamenti idrogeologici, esplorazioni inedite e studi su cavità artificiali e naturali, fino alle nuove scoperte legate alla Grotta del Teschio, indagate dal punto di vista archeologico e antropologico dal team GS Besenello / UMTS / Arc-Team.

Tra i momenti più attesi, la relazione del geologo Francesco Sauro, che condurrà i partecipanti in un viaggio attraverso le Grotte delle Dolomiti, un archivio del tempo. A seguire, la presentazione delle ricerche del Club Speleologico Proteo di Vicenza nel massiccio delle Pale di San Martino e gli aggiornamenti sulle esplorazioni condotte dal Gruppo Speleologico Lavis alle sorgenti dell’Adige e in Val Trementina.

Un programma intenso, che conferma come la speleologia – tra scienza, esplorazione e tutela ambientale – continui a rappresentare un ponte tra passato e futuro. Le cavità della Terra restano archivi preziosi di storia naturale e umana, ma anche ecosistemi fragili da proteggere.