In Valle Camonica, precisamente in Val Grande, un’iniziativa lanciata dal Comune di Vezza d’Oglio e dal Parco Nazionale dello Stelvio punta a tutelare i cervi durante il periodo della riproduzione, un momento critico per la fauna locale. Ogni anno, la stagione autunnale, in questa valle laterale della Valle Camonica diventa l’occasione per assistere a un evento unico: il bramito del cervo. Un momento che attrae centinaia di visitatori da tutta Italia, un afflusso che nei momenti di maggior intensità crea problemi legati proprio alla presenza di un eccessivo traffico di auto private, che disturbano il delicato comportamento riproduttivo dei cervi.
Divieto alle auto private
La soluzione al problema arriva direttamente dal Comune di Vezza d’Oglio che, in collaborazione con il Parco Nazionale dello Stelvio, ha deciso di vietare l’accesso alle auto private in Val Grande. La scelta, spiega il sindaco Paolo Gregorini, non è stata fatta per limitare l’accesso delle persone, ma per salvaguardare l’ambiente e proteggere la fauna locale: “Abbiamo detto stop alle auto private, non alle persone”.
Fino al 13 ottobre, i visitatori potranno utilizzare un servizio di navette che parte dal centro di Vezza d’Oglio, con corse programmate nei fine settimana dalle 8 alle 11 e dalle 15.30 alle 18.30, al costo di 5 euro a tratta. Durante i giorni feriali, il servizio è disponibile solo su prenotazione. Le navette portano fino alla conca di Malga Val Grande, punto di partenza ideale per osservare i cervi, soprattutto proseguendo verso il bivacco Adamo Occhi, dove le possibilità di avvistamento aumentano.
Alternative
Una valida alternativa è quella di lasciare l’auto nei parcheggi delle frazioni di Tu o Grano e percorrere il sentiero che porta a Malga Val Grande in circa due ore. Lungo il tragitto, con un po’ di fortuna, si possono avvistare i cervi già nelle prime zone della vallata, anche se la fitta vegetazione rende spesso difficile notarli.