Sulla vetta della scienza: a Biella la presentazione del libro dedicato alla Capanna Regina Margherita

Giovedì 5 giugno, alle ore 18.00, l’Auditorium del Lanificio Maurizio Sella ospiterà la presentazione del libro di Mattia Sella La Capanna Osservatorio Regina Margherita sulla Punta Gnifetti del Monte Rosa, con il patrocinio della Sezione CAI di Biella.
Capanna Margherita © Wikimedia Commons

Un’occasione per immergersi nella storia di uno dei progetti più visionari del Club Alpino Italiano: la costruzione, nel 1893, della Capanna-Osservatorio dedicata alla Regina Margherita, sulla Punta Gnifetti del Monte Rosa, a 4560 metri di quota. Un rifugio, certo, ma anche un laboratorio scientifico pionieristico, che ancora oggi è il più alto osservatorio d’Europa.

L’idea di realizzare una struttura oltre i 4500 metri prese forma nel 1889, quando figli e nipoti di Quintino Sella, in occasione dell’Assemblea dei Delegati del CAI, proposero la costruzione di una “capanna-osservatorio” in alta quota. Il libro di Mattia Sella ripercorre con precisione storica e vivacità narrativa le fasi della progettazione e realizzazione della struttura, inaugurata nel settembre del 1893, pochi giorni dopo la visita della stessa Regina Margherita.

Protagonisti di questa impresa furono figure di spicco dell’alpinismo, della scienza e dell’economia dell’epoca: l’ingegnere Gaudenzio Sella, figlio di Giuseppe Venanzio e fratello di Quintino, che in quegli anni guidava la neonata banca “Gaudenzio Sella & C.i”; il barone Luigi de Peccoz di Gressoney; Alfonso Sella, professore all’Istituto di Fisica di Roma; il fisiologo Angelo Mosso. Accanto a loro, altri scienziati di fama: Pietro Blaserna, Pietro Tacchini, Francesco Porro. E ancora i nomi del CAI, come Francesco Gonella e Antonio Grober.

Il libro si basa su fonti d’epoca, lettere private e periodici del Club Alpino Italiano, restituendo una narrazione corale e appassionata che intreccia scienza, alpinismo e visione umanistica. Una storia che prosegue con la nascita, nel 1907, dell’Istituto Angelo Mosso al Col d’Olen, punto di riferimento per la ricerca medica e ambientale, strettamente connesso alla Capanna-Osservatorio.

L’incontro del 5 giugno sarà a ingresso libero fino a esaurimento posti.