Vista del Parco Nazionale del Gran Paradiso
Sonia CalderolaIl Parco Nazionale del Gran Paradiso, la più antica area protetta d’Italia, dal 1922 punto di riferimento per la conservazione delle Alpi, segna una novità significativa: per la prima volta in 103 anni la direzione è affidata a una donna. Sonia Calderola, veterinaria 56enne, già attiva nel servizio biodiversità e ricerca scientifica, assume l’incarico di direttrice facente funzioni, in attesa della nomina ufficiale del Ministero dell’Ambiente.
Calderola succede a Bruno Bassano, anch’egli veterinario, che ha lasciato la guida il 31 agosto dopo oltre quarant’anni di lavoro legato al Parco, culminati con la direzione dal 2021. La sua attività ha dato un’impronta decisiva alla ricerca scientifica e alla tutela della fauna alpina. “Il primo direttore moderno, profondamente legato al territorio, presente e attento alle sue dinamiche”, lo ha definito il presidente dell’Ente, Mauro Durbano.
Sonia Calderola
La nuova direttrice porta con sé un bagaglio di esperienze legate alla conservazione. In passato ha coordinato per la Regione Veneto il progetto Life Wolfalps sul monitoraggio e la protezione del lupo. Dal 2022 lavora al Gran Paradiso, dove si è occupata di biodiversità e ricerca scientifica e, più recentemente, del progetto sperimentale per regolare il traffico sulla Strada del Nivolet.
“È stata davvero una sorpresa perché non me lo aspettavo. L’obiettivo è di lavorare per il bene dell’area protetta: sarebbe bello, nel 2025, che una donna alla direzione di un ente non fosse più una notizia”, ha commentato Calderola.
Il Parco Nazionale del Gran Paradiso
Il Parco Nazionale del Gran Paradiso si estende su 71mila ettari tra Piemonte e Valle d’Aosta. Nato come riserva di caccia reale, è stato donato allo Stato nel 1922. Al suo interno vivono specie simbolo come lo stambecco alpino, salvato dall’estinzione grazie alla protezione dell’area. Negli anni il Parco è diventato un punto di riferimento per la ricerca sul cambiamento climatico, la qualità dell’acqua e dell’aria, e le dinamiche degli ecosistemi.
Il contesto in cui Calderola assume la direzione è complesso. Il cambiamento climatico sta ridisegnando i paesaggi alpini, con ghiacciai in ritirata ed ecosistemi più fragili. Al tempo stesso cresce la pressione del turismo naturalistico. La sfida sarà conciliare la tutela della biodiversità con una fruizione sostenibile, promuovendo un modello di turismo consapevole.
La nomina di Calderola segna un passaggio simbolico e sostanziale per un ente che ha sempre avuto nella conservazione della natura e nel legame con le comunità la propria missione.