"Tourist go home!" Il PNALM: "Gli orsi d’Abruzzo chiedono rispetto, non selfie”

Il Parco Nazionale d’Abruzzo lancia una campagna ironica per educare turisti e visitatori alla convivenza con l’orso bruno marsicano, ricordando di rispettare la fauna selvatica.

Il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise ha recentemente avviato una campagna di sensibilizzazione rivolta ai turisti, invitandoli a rispettare la fauna selvatica e a evitare comportamenti invadenti nei confronti degli orsi bruni marsicani. Con un tono ironico e provocatorio in un post "firmato" dagli stessi orsi, che esprimono il loro disagio per la presenza invadente dei visitatori. Il messaggio recita: "Stufi di essere paparazzati, stupefatti nel vedere turisti impreparati e urlanti". L'appello finale è chiaro: “Nei boschi in modo rispettoso”.

La scelta di utilizzare l'ironia come strumento comunicativo mira a sensibilizzare i visitatori sul rispetto dell'ambiente naturale e sulla necessità di una convivenza pacifica con la fauna selvatica. Il Parco sottolinea che l'area protetta è casa per molte specie, tra cui l'orso bruno marsicano, e che comportamenti irresponsabili possono compromettere l'equilibrio ecologico.

 

Il post del PNALM

Qui nel Parco siamo nel pieno della stagione estiva, alla vigilia di Ferragosto, giornata che segna il picco delle presenze turistiche all'interno dell'area protetta.
Nelle diverse località è tutto in fermento, macchine che vanno e vengono, escursionisti, turisti, e chi più ne ha più ne metta. Insomma, non sembra mancare niente e nessuno al classico copione estivo.
Ma nel trambusto estivo, c'è dell'altro a rendere vivace e tumultuosa questa estate nel Parco. Sembra infatti che gli orsi si siano organizzati e costituiti in comitato per protestare contro ciò che vedono, allibiti dai diversi comportamenti tenuti dai turisti, non adeguati ad un territorio speciale che è anche casa loro.
Sono stupefatti nel vedere turisti impreparati, improvvisarsi escursionisti della domenica, spesso urlanti, qualcuno addirittura salire in ciabatte anche a 2000 metri, senza contare quelli che escono dai sentieri autorizzati e si fanno addirittura il bagno nei ruscelli. 𝗟𝗼𝗿𝗼 𝘀𝗮𝗻𝗻𝗼 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗿𝘀𝗶 𝗲 𝗾𝘂𝗮𝗹𝗲 𝘀𝗶𝗮 𝗶𝗹 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 𝗺𝗶𝗴𝗹𝗶𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗮 𝘀𝗰𝗲𝗴𝗹𝗶𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗻 𝗯𝗮𝘀𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗹𝗼𝗿𝗼 𝗰𝗮𝗽𝗮𝗰𝗶𝘁𝗮̀.
Sono stufi di essere paparazzati in ogni loro piccola e fugace uscita pubblica. 𝗟𝗼𝗿𝗼 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗻𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗮𝗻𝗼 𝘂𝗻 𝘂𝗺𝗮𝗻𝗼 𝘀𝗶 𝗳𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗳𝗳𝗮𝗿𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶 𝗰𝗼𝗻 𝗱𝗶𝘀𝗰𝗿𝗲𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼, 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗶 𝗺𝗲𝘁𝘁𝗼𝗻𝗼 𝗮 𝗶𝗻𝘀𝗲𝗴𝘂𝗶𝗿𝗹𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗳𝗮𝗿𝗴𝗹𝗶 𝗹𝗲 𝗳𝗼𝘁𝗼.
Sono sconcertati nel vedere gli umani che si avvicinano ai cervi, alle volpi per dargli da mangiare: 𝗻𝗼𝗻 𝗲̀ 𝘂𝗻 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗿𝗶𝘀𝗽𝗲𝘁𝘁𝗼𝘀𝗼 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗻𝗶𝗺𝗮𝗹𝗶 𝘀𝗲𝗹𝘃𝗮𝘁𝗶𝗰𝗶. 𝗟𝗼𝗿𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝗵𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗯𝗶𝘀𝗼𝗴𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗻𝗼𝗶 𝘂𝗺𝗮𝗻𝗶!
A quanto pare, l’orsa Giacomina ha convocato tutti gli orsi marsicani ed insieme hanno deciso: 𝗧𝗢𝗨𝗥𝗜𝗦𝗧 𝗚𝗢 𝗛𝗢𝗠𝗘! Una presa di posizione spietata e decisa, che non lascia scampo a interpretazioni. Un dramma per l'economia del territorio!
Certo è che siamo venuti a conoscenza, da un portavoce del comitato, che basterebbe davvero poco per far cambiare idea agli orsi.
In fondo, sarebbe sufficiente: camminare per i boschi in modo rispettoso, dimenticarsi il telefono in tasca e godersi il luogo, non inseguire orsi in macchina, non dare da mangiare a cervi, volpi e orsi, riporre i rifiuti nel proprio zaino, riportandoli a casa e fare la differenziata.
𝗜𝗻𝘀𝗼𝗺𝗺𝗮, 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗶𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗶𝗲𝗿𝗮, 𝗻𝗼𝗻 𝗰𝗵𝗶𝗲𝗱𝗼𝗻𝗼 𝗺𝗼𝗹𝘁𝗼, 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝗯𝗮𝘀𝘁𝗲𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗼𝗿𝘁𝗮𝗿𝘀𝗶 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘂𝗻 𝗼𝗿𝘀𝗼, 𝗽𝗲𝗿 𝘃𝗶𝘃𝗲𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗣𝗮𝗿𝗰𝗼 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗴𝗶𝘂𝘀𝘁𝗮 𝗺𝗮𝗻𝗶𝗲𝗿𝗮.
𝗔𝗹𝗹𝗼𝗿𝗮, 𝗼𝗴𝗴𝗶, 𝗱𝗼𝗺𝗮𝗻𝗶 𝗲 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗿𝗲, 𝗾𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝘃𝗲𝗻𝗶𝘁𝗲 𝗮𝗹 𝗣𝗮𝗿𝗰𝗼 𝗦𝗜𝗔𝗧𝗘 𝗢𝗥𝗦𝗜.
Rispettate ogni angolo di questo paradiso e condividete la gioia di poterlo vivere in armonia con la Natura. Chi saprà farlo, sarà sempre più che il benvenuto tra questi monti, valli, boschi e paesi!
P.S: nessuna intelligenza artificiale è stata aggredita da un orso marsicano per realizzare questo post.