Prima dell'ultima discesa "The Steep Line" © B. DelapierreBenjamin Védrines e Nicolas Jean hanno completato la traversata del gruppo del Monte Bianco con gli sci, in soli tre giorni: hanno attraversato il massiccio da sud a nord, da Les Contamines all'Argentière, sciando 11 delle linee più ripide del Bianco.
Ecco il post con cui Benjamin ha raccontato questa grande avventura: "Siamo appena tornati da un incredibile viaggio con Nicolas Jean attraverso alcune delle cime e delle discese più iconiche del massiccio del Monte Bianco. Tre giorni davvero magici in cui tutto è andato al meglio: amicizia e risate, montagne mozzafiato e un clima perfetto per godersele, oltre a sci tecnico con condizioni difficili, per rendere il tutto più piccante. Era un progetto che volevamo realizzare da oltre due anni. Dopo avere attraversato con lo stesso spirito il massiccio degli Écrins, aveva senso spingere l'avventura più in alto. Le discese sono state spesso tecniche a causa della mancanza di neve. Ogni giorno ha portato con sé momenti indimenticabili! Fisicamente non eravamo al massimo della forma, ma a livello strategico, tecnico e mentale è stata sicuramente una grande impresa. Raramente ci siamo sentiti così soddisfatti dopo un viaggio come questo".
Durante una risalita © FB B. Védrines - alpinistePer iniziare, Benjamin e Nicolas sono saliti al rifugio dei Coscritti e da lì è iniziata la “cavalcata”: il primo giorno hanno sciato la Nord della Lèe Blanche e poi si sono diretti verso il Miage. Sempre durante il primo giorno hanno affrontato l’Aiguille de Bionnassay, che si è rivelata molto insidiosa a causa del tanto ghiaccio e della poca visibilità. I due sono poi giunti al rifugio Goûter e il giorno successivo si sono diretti al Monte Bianco e poi verso lo Sperone della Brenva dove hanno trovato un grande crepaccio, che hanno superato passando in una fessura, tra due pareti di ghiaccio. Poi si sono "bevuti" anche il canale Gervasutti sul Tacul, la parete nord-est della Pointe Yeld e hanno chiuso la giornata sul ghiacciaio Capucin. Hanno dormito al rifugio Couvercle e il terzo giorno si sono diretti al canale Couturier all’Aiguille Verte, quindi hanno depennato dalla lista anche l’Aiguille d’Argentière, il Glacier du Milieu e l’Aiguille du Chardonnet.
Grandi spazi e discese tecniche © FB B. Védrines - alpinisteSempre dai social di Benjamin, ecco un estratto sulla giornata conclusiva, con un "piccolo" imprevisto. "Durante la discesa del Couturier ci sentiamo vivi. Sappiamo che gli sciatori che sono scesi ieri non sono riusciti a percorrere l'intera linea. Quattro giorni prima avevo esplorato il canalone e avevo proposto a Nicolas di percorrere la variante “Z”. Ci impegniamo a farlo. In un tratto manca davvero la neve. Quindi tiriamo fuori le piccozze. Attraverso con cautela il pendio e conficco la piccozza nella neve... cuic. Poi mi sono letteralmente lasciato scivolare giù, controllando la caduta. Fortunatamente la piccozza ha retto. Dopo un salto siamo sulla neve più morbida. Fatto! (...) Prossima tappa: Aiguille d'Argentière. La neve è ancora dura, il momento è perfetto. La parete nord-ovest è in condizioni incredibili. È semplicemente fantastico e alla fine aggiungiamo anche qualche curva in stile freeride! Ultima salita: la cresta Forbes. Infinito. Nicolas lo aveva fatto durante il corso da guida, ma sinceramente la sua memoria non è granché (...) Dalla vetta, un po' di facile sci alpino. Poi si apre ed è meraviglioso (...). Sul ghiacciaio piatto, gridiamo di gioia e ci abbracciamo.Ora possiamo davvero goderci ciò che abbiamo appena fatto. La nostra traversata è terminata. Una breve passeggiata di 15 minuti ci porta al parco".