Frame da A GIFT FROM KEI TANIGUCHILa montagna è spesso percepita come il luogo della sfida estrema, del limite fisico, della solitudine maestosa. Ma per chi la vive, l'alta quota è spesso concepita come la massima espressione del legame. La montagna è il luogo in cui si generano cordate, non solo fisiche in senso stretto, ma anche emotive. Un luogo che promuove la nascita di relazioni tra gli uomini, un luogo che entra esso stesso in una preziosa rete di legami. È un ambiente che promuove la condivisione, il supporto reciproco, la fiducia, verso gli altri ma anche verso se stessi. E quando la vita impone una battuta d'arresto – un lutto, una perdita umana devastante o un trauma fisico inatteso – sentieri e vette sono in grado di diventare un potente strumento di elaborazione.
Il cammino, la fatica, l’aria fresca e pura sulla pelle, il vento che soffia nelle orecchie e sferza il volto, non offrono risposte immediate, ma forniscono l'energia, il ritmo e la prospettiva necessari per ripartire. È qui che il dolore si trasforma in determinazione, consentendo alla persona di ricucire una tela strappata nel profondo dell'animo.
Questa settimana, la nostra rubrica cinematografica esplora il potere della montagna come farmaco, inteso nella sua accezione più antica di “rimedio”. La prima pellicola del giorno, A Gift from Kei Taniguchi, racconta la storia di due compagni che onorano la memoria di una compagna di avventure in quota, deceduta durante una spedizione, condividendo una scalata tra le più difficili del Nord America. A seguire, Not Alone vede come protagonista una atleta professionista che cerca nella verticalità e nell'impegno fisico il modo per riconciliarsi con la montagna dopo aver perso una cara amica, vittima di una valanga. Infine, Ripartire da zero racconta la sfida intrapresa dalla guida alpina Omar Oprandi dopo un doppio e complesso intervento chirurgico. Obiettivo: raggiungere la vetta del Monte Bianco.
Un viaggio cinematografico di grande impatto emotivo, dove la montagna non è solo sfondo, ma vera e propria compagna di viaggio.
A GIFT FROM KEI TANIGUCHI
di Tetsuya Okamoto e Toshiko Tozawa
Akihiro Oishi e Hiroki Suzuki partono per scalare il Mount Hunter, in Alaska, il 4000 metri più difficile del Nord America. Sono compagni di cordata da quando nel 2015 Kei Taniguchi, mentore di Akihiro e compagna di scalata di Hiroki, è morta durante una spedizione a soli 43 anni. Un film sull’amicizia, sul superamento del lutto e sulla gioia di fare nuovi incontri, che esplora l’eredità filosofica di Kei, unica alpinista donna a vincere il Piolets d’Or.
NOT ALONE
di Heather Mosher
Dopo che una valanga causata da una sessione di arrampicata su ghiaccio si prende la vita di una cara amica, Sarah Hueniken, atleta professionista e guida alpina, è devastata. Nel tentativo di riconciliarsi con la sua vita in montagna, affronta un’imponente serie di impervie arrampicate invernali - ma per guarire serve molto più che una semplice scalata.
RIPARTIRE DA ZERO
di Marco Busacca e Omar Oprandi
Il film racconta la sfida della guida alpina Omar Oprandi, che dopo due interventi chirurgici all’anca, decide di porsi una sfida: RIPARTIRE DA ZERO. L’obiettivo è la scalata del Monte Bianco, partendo da Drena (TN) in bicicletta, indossando poi gli sci d’alpinismo per raggiungere il rifugio Grands Mulets a quota 3050 mt., e infine affrontare la salita alpinistica alla vetta. Il tutto dopo soli 50 giorni dall’ultima operazione.