Un frame di "Mataperra"Quante volte capita di indossare gli scarponi, mettere sulle spalle lo zaino e incamminarsi in solitaria, anche solo per una manciata di ore, lungo un sentiero, alla ricerca non di una meta ma di una pace interiore? È uno dei più piccoli esempi, che la montagna è in grado di fornirci, del suo potere. Le pareti rocciose, le bianche cime, i verdi prati, hanno la magica capacità di placare gli animi, di portare armonia tra pensieri in sommossa, di riportarci a respirare a pieni polmoni, uscendo da quel senso di apnea che spesso contraddistingue periodi difficili della vita. Oggi vi consigliamo la visione di 3 film, i cui protagonisti si trovano ad affrontare il proprio destino, fatto di imposizioni, necessità, cambiamenti. E la montagna è lì, a offrire supporto, via di riscatto o di fuga.
La prima pellicola, “Mustafa Ceylan” è un documentario svizzero, diretto da Jules Guarneri e Benoît Goncerut, che conduce alla scoperta della storia di Mustafa, un giovane immigrato turco il cui destino è teoricamente già segnato. Dovrebbe, infatti, proseguire l’attività di ristorazione avviata dai genitori. Il condizionale è d’obbligo, perché un giorno, si ritrova a calzare un paio di sci, che potrebbero cambiare il corso degli eventi. “Mataperra” vede come protagonista Yelda del Carmen, una ballerina che ha lasciato la sua patria, Cuba, per trasferirsi a Montreal e ricostruire la sua carriera. Prima di dedicarsi completamente alla danza, però, decide di intraprendere un'avventura unica tra le montagne di casa: tentare di essere la prima donna cubana a completare tre celebri vie di arrampicata nella suggestiva Valle di Viñales. A chiudere il cerchio è la storia di Raimberdi, raccontata in “The botanist”. Raimberdi è un anziano botanico del Tagikistan che, dopo la fine della guerra civile che ha sconvolto il paese, sceglie di ritirarsi tra le montagne del Pamir, per dedicarsi alla catalogazione di specie rare di piante.
MUSTAFA CEYLAN
di Jules Guarneri e Benoît Goncerut
La storia di un giovane immigrato turco, destinato a giocare a calcio e a rilevare il ristorante di kebab dei genitori. Un giorno, però, il destino gli mette davanti un paio di sci.
MATAPERRA
di Rachel Trudeau
Yelda del Carmen lascia la sua patria cubana per Montreal, dove deve ricostruire da zero la sua carriera di ballerina. Prima di dedicarsi completamente alla danza, però, torna a Cuba per intraprendere un’avventura di arrampicata unica. Il suo obiettivo è lasciare un’impronta indelebile nella storia, diventando la prima donna cubana a completare tre mitiche ascese.
THE BOTANIST
di Maxime Lacoste-Lebuis e Maude Plante-Husaruk
Dopo il crollo dell’Unione Sovietica, il Tagikistan è stato sconvolto da una lunga e devastante guerra civile. Raïmberdi è un botanico che, in seguito alla guerra, ha perso tutto e si è trasferito con la sua famiglia sulle brulle montagne del Pamir costruendo un piccolo riparo autosufficiente. Nei momenti liberi cataloga rare specie di piante con la sua splendida calligrafia.