Troppe persone: il Parco d'Abruzzo chiude un sentiero per proteggere gli orsi marsicani

Il PNALM ha chiuso il sentiero F10 per proteggere gli orsi marsicani durante la stagione degli amori. Troppi turisti ed escursionisti disturbano la tranquillità necessaria alla loro riproduzione.
Orso Marsicano © Facebook PNALM

Per proteggere una delle fasi più delicate della vita dell’orso bruno marsicano, quella della riproduzione, il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise ha disposto la chiusura temporanea del sentiero F10, che raggiunge la vetta del Monte Marsicano. La misura, in vigore fino al 15 giugno e potenzialmente prorogabile, si rende necessaria per tutelare la tranquillità di questi animali durante la stagione degli amori.

 

L'equilibro dell'orso Marsicano

L’orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus) è una sottospecie rarissima, endemica dell’Italia centrale, e conta oggi una popolazione stimata di circa 50-60 individui, secondo i dati più recenti diffusi dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). La sua sopravvivenza è legata a un equilibrio fragile, che può essere compromesso anche da minimi fattori di disturbo ambientale.

Negli ultimi anni il numero di escursionisti lungo i sentieri del Parco è cresciuto in modo significativo, soprattutto durante la primavera e l’estate. Questo incremento ha avuto ripercussioni negative sull’habitat della fauna selvatica, specialmente durante i periodi sensibili come quello riproduttivo. “Anche quest’anno abbiamo sperato in un afflusso ridotto al minimo, ma così non è stato” dichiarano i responsabili dell’Ente Parco all’ANSA. “Il sentiero F10 attraversa un’area particolarmente sensibile, frequentata da diversi esemplari durante la fase riproduttiva. Qualsiasi disturbo umano in questa fase può compromettere il successo dell’accoppiamento”.

La chiusura non è un caso isolato: già lo scorso anno un provvedimento simile era stato adottato per gli stessi motivi. Quest’anno le autorità lanciano un appello più ampio, che va oltre i confini del Parco. “Ci auguriamo che lo stesso rispetto e la stessa cautela vengano adottati anche in aree limitrofe, dove però non abbiamo la possibilità di intervenire direttamente con divieti”. Il Parco ha intensificato anche le attività di sorveglianza e sensibilizzazione, invitando i visitatori a informarsi prima di intraprendere escursioni e a rispettare la segnaletica e le indicazioni fornite sul sito ufficiale del Parco.