Un'altra magia firmata Valerio Minato: la Luna abbraccia il Monviso e Superga

Una falce di Luna sospesa tra le nubi, la sagoma del Monviso e la Basilica di Superga in primo piano in un gioco prospettico perfetto. Valerio Minato torna a sorprendere con un’immagine che richiama il celebre allineamento Superga-Monviso-Luna, vincitore dell’APOD NASA nel 2023.
Lo scatto di Valerio Minato che ritrae Superga con la Luna e l'ombra del Monviso © Facebook Valerio Minato

Nel cielo notturno sopra Torino la Luna appare come incastonata in un velo di nubi, con il suo profilo tagliente e dorato su cui spicca la sagoma nera del Monviso. In basso, la Basilica di Superga emerge illuminata, simbolo architettonico e storico che diventa, ancora una volta, protagonista di uno scatto che fonde poesia e tecnica.

L'autore è Valerio Minato, fotografo torinese ormai abituè di queste pagine per i suoi numerosi scatti che ritraggono il Monviso da ogni angolazione e distanza. La composizione e l'impatto visivo di quest’ultima fotografia rievocano immediatamente un altro suo scatto celebre: quello che nel 2023 venne premiato con l'Astronomy Picture of the Day (APOD) della Nasa. In quell’occasione, Minato immortalò l’allineamento tra la Basilica di Superga, il Monviso e la Luna piena, un’immagine diventata virale e poi simbolo dell’unione tra precisione astronomica e sensibilità artistica.

 

Un allineamento (quasi) impossibile da cogliere

La nuova fotografia non è frutto del caso. Come sempre dietro a ogni scatto di Minato si cela una lunga preparazione: simulazioni astronomiche, calcoli millimetrici di posizione, inclinazione, angolazione della Luna rispetto all’osservatore e al soggetto terrestre, studio delle condizioni atmosferiche. In questo caso la sfida era trovare il momento esatto in cui la Luna, visibile solo in parte, si sarebbe stagliata in modo così netto sullo sfondo della collina torinese, in asse con la Basilica.

La luce tagliente che scolpisce il contorno lunare è ciò che tecnicamente si chiama "Earthshine", o luce cinerea: si tratta della tenue illuminazione del lato oscuro della Luna causata dalla luce solare riflessa dalla Terra. L’effetto visivo è quello di una Luna quasi tridimensionale, in cui si distinguono crateri e rilievi anche sulla parte in ombra, che resta visibile grazie alla riflessione terrestre.

La fotografia, ottenuta probabilmente con una focale molto lunga e da una distanza considerevole, sfrutta l’effetto compressione prospettica, rendendo la Luna molto più grande rispetto agli edifici allineati in basso. Questo tipo di scatto richiede pazienza e precisione. È un lavoro di osservazione, studio e previsione. Non solo di attesa.

Oltre all’aspetto tecnico, però, ciò che rende unico il lavoro di Minato è l’estetica e l’emozione che riesce a trasmettere: i suoi scatti non sono mai freddamente astronomici, ma raccontano il rapporto tra uomo, paesaggio e cielo. Tra natura e cultura.