Castelluccio di Norcia avvolto dalle nuvole © PixabayI Pantani di Accumoli sono una delle aree più interessanti da un punto vi vista naturalistico e di biodiversità oltre il confine sud del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. L’itinerario parte dalla regione Umbria per passare nelle Marche e raggiungere i pantani, nella regione Lazio. Un punto di confine che è stato segnato a partire dal 1846 dalla linea che separava il Regno di Napoli e lo Stato della Chiesa. Cavalli allo stato brado si abbeverano nelle pozze che in primavera danno il meglio degli scenari, tra verdi praterie e fioriture spontanee di ogni genere.
Itinerario
L’itinerario parte dal Valico di Castelluccio, lungo la SP477 che collega Norcia a Castelluccio di Norcia. Sul valico si apre un panorama eccezionale sul Pian Grande di Castelluccio di Norcia e tutta al dorsale meridionale dei Monti Sibillini. Spalle al Pian Grande si prende la strada asfaltata secondaria a sinistra (est) e si prosegue nel folto del bosco di faggi fino ad incrociare sulla sinistra una strada sterrata che sale a destra in leggera salita. Si procede passando sotto alla linea di un vecchio skilift per poi deviare a 90 gradi a destra su tracce di rotaie carrabili (sud). Le tracce di rotaie diventano pista sterrata che sale entrando nel bosco fino a giungere al Rifugio Monti del Sole (0.30 h). Dal rifugio si prende la strada asfalta in leggera discesa che in breve tempo conduce al valico di Forca di Canapine dal quale si lascia l’asfalto per prendere la strada sterrata che va in direzione sud-sud ovest. Il panorama si apre ai Monti della Laga ad est e il sentiero molto dolce raggiunge un piccolo valico dal quale si entra nella conca carsica di Pantani di Accumoli (1.30 h). Dal valico si lascia la strada sterrata per continuare a destra (sud) su prateria risalendo senza traccia evidente di sentiero il ripido crinale settentrionale della Montagna dei Signori (1781 m) fino in vetta dove poter ammirare uno dei tanti cippi confinari che attraversano il Centro Italia dal Tirreno all’Adriatico e che hanno segnato il confine tra il Regno di Napoli e lo Stato Pontificio, 2 h. Seguendo la linea dell’ampia cresta di arriva ad un valico dal quale si cambia direzione per tornare verso i pantani prendendo un tratturo che entra nel bosco e scende dolcemente fino alla Forca dei Coppelli (segnaletica verticale, 2.25 h). Dalla forca si procede verso i pantani passando su prateria, a destra della sterrata, fino a giungere alla palizzata che delimita l’area umida da dove si procede a destra continuando sul limite esterno della recinzione. Al limite sud della recinzione è possibile ammirare il piccolo inghiottitoio carsico che riceve tutte le acque del sistema idrografico dei Pantani di Accumoli. Si continua fino al limite nord della recinzione dove evidenti tracce di animali sul terreno conducono verso la parte alta della collinetta e il bosco. Arrivati sul limite del bosco procedere a sinistra fino ad uno dei luoghi dove è stato posizionato per secoli un altro cippo confinario, purtroppo vandalizzato negli ultimi anni (3.05 h). Si scende il colle verso la via del rientro su prateria immettendosi sulla sterrata percorsa all’andata fino a Forca di Canapine e poi al punto di partenza (4.25 h).