Una montagna di giovani: il CAI protagonista al Cuneo Montagna Festival

Dal 9 all’11 maggio, oltre 100 giovani da tutta Europa si sono incontrati a Cuneo per parlare di montagna, futuro e sostenibilità. Tra loro, tanti soci CAI che hanno portato idee, passione e visione.

Condividiamo oggi uno sguardo su un’esperienza intensa e significativa vissuta dai nostri giovani durante il Festival della Montagna di Cuneo. L'evento, che si è tenuto dal 9 all’11 maggio 2025 nelle vie del capoluogo cuneese ha visto voci, idee e proposte provenienti da tutta Europa, con oltre 100 giovani coinvolti, tra cui numerosi soci del Club Alpino Italiano. In questo contesto vivo e partecipato, i Giovani del CAI hanno dato voce alle proprie esperienze, ascoltato, condiviso, immaginato nuove strade da percorrere insieme. È stato un tempo di confronto e ispirazione, dove la montagna è diventata non solo scenario, ma anche protagonista di dialoghi appassionati sul presente e sul futuro. Nel racconto che segue, scritto dai coordinato del gruppo CAI Giovani, Laura Nannini e Bruno Mussino, ripercorriamo i momenti salienti di queste tre giornate.

Il CAI Giovani al Cuneo Montagna Festival

Si è concluso da qualche settimana il Festival della Montagna, tenutosi lungo le vie di Cuneo dal 9 all’11 Maggio 2025. Tre giorni di workshop creativi, tavole rotonde, aree di confronto, a cui i Giovani del CAI hanno partecipato attivamente, raccontando l’esperienza del CAI, la propria esperienza, e ascoltando proattivamente gli interventi degli altri partecipanti in merito a temi di montagna.

 

Una montagna di Giovani

Cogliendo l’invito dell’amministrazione comunale, ben 100 Giovani si sono incontrati al Cuneo Montagna Festival, con rappresentanze da varie zone d’Italia, Austria, Francia e Germania. Oltre il 20% di loro hanno partecipato in quanto soci del Club Alpino Italiano, e hanno avuto la possibilità di portare il proprio contributo durante le giornate dell’evento. Il Comune aveva infatti dato l’opportunità a ciascun partecipante, di proporre un argomento di discussione e confronto, o di divulgazione, o di condivisione, da poter portare all’attenzione sia degli altri giovani partecipanti, che di tutta la cittadinanza e i frequentatori del festival.

Oltre agli spazi dedicati all’interno del festival, per tutta la durata del festival, i giovani hanno avuto la possibilità di pernottare alla Certosa di Pesio, immersi nel verde del parco del Marguareis e nella pace che il luogo riesce a trasmettere ai propri frequentatori. In questo clima, hanno avuto l’opportunità di stringere legami genuini, e confrontarsi su tematiche meno connesse alle proprie realtà associative.

 

Tre giornate di eventi

Come altri tra i partecipanti, anche i giovani del CAI hanno avuto l’opportunità di presentare le proprie proposte per il Festival. Da notare la varietà delle stesse, rappresentative degli ambiti di interesse dei giovani frequentatori del nostro sodalizio.

In apertura al primo giorno di festival, venerdì 9 maggio, è stata protagonista la Coordinatrice dei Gruppi Giovani Laura Nannini, la quale ha tenuto una tavola rotonda sul tema “Pendolari tra città e montagna”, un confronto con due focus: il primo sul tragitto casa-lavoro e casa-montagna, con condivisione di punti critici, esempi virtuosi e spunti di miglioramento; il secondo sulla condivisione di idee per uscite in ambiente da fare con i mezzi pubblici.

Tra le idee più interessanti è emersa una versione di “bla-bla-car” volta a “riempire le auto” quando ci si reca in montagna, e un consiglio di avvicinamento ai luoghi delle uscite CAI con mezzi condivisi o a noleggio, che permettano flessibilità oraria, e di fare tappe intermedie, valorizzando così anche i territori “lungo il percorso”.

Sabato 10 si è aperto con il tavolo di confronto “Libertà di generi” curato da Bruno Mussino - Referente CAI Giovani del Piemonte - e da Paola Guelfi del gruppo CAI Giovani di Torino. Partecipato da giovani di entrambi i sessi, il confronto ha portato ad una analisi dello stato dell’arte all’interno dell’associazione, e alla condivisione delle esperienze di vita dei presenti, con una conseguente presa di consapevolezza e inizio di decostruzione.

Nel pomeriggio Andrea Nappo del Gruppo Giovani CAI di Napoli, ha presentato “Beyond the Summit. Strategie di Storytelling e Marketing per l’Outdoor”, condividendo le strategie di marketing delle località turistiche e delle aziende produttrici di brand di montagna, con un’analisi delle modalità e delle conseguenze di ciascuna.

C’è stato inoltre il tavolo di lavoro curato da Federico Masini del Gruppo Giovani CAI di Padova e Verona, dal tema “Innovare in Montagna: idee giovani per un futuro sostenibile”. Durante l'incontro sono state affrontate le criticità di alcuni ipotetici fruitori della montagna, denominati "personas", utilizzando la metodologia del design thinking, un approccio creativo alla risoluzione di problemi complessi. Questo ha portato a soluzioni innovative e fuori dagli schemi convenzionali.

 

Un festival da protagonisti, per curiosi e appassionati

Sabato e domenica tutto il centro storico di Cuneo è stato trasformato in un Villaggio Alpino, con stand lungo la via centrale di Cuneo (Via Roma), luoghi di aggregazione quali il Baladin, il Museo Civico e la Casa del Fiume, ma la Sala Vinaj o il Museo Diocesano. Curiosi e appassionati hanno avuto la possibilità di conoscere i veri protagonisti delle terre alte, associazioni e gruppi di cittadini che si trovavano lì per promuovere il proprio territorio, la propria agricoltura e le proprie tradizioni. Allo stesso tempo erano presenti stand di promozione turistica dei parchi naturali e delle zone limitrofe.

Domenica 11 all’ingresso del villaggio alpino è stato dedicato uno spazio di presentazione in cui i giovani del CAI si sono potuti interfacciare direttamente con la popolazione e i visitatori del Festival.

La partecipazione al festival si è rivelata un’importante occasione di confronto, ispirazione, apprendimento e collaborazione con numerose realtà associative - e non solo. Da parte dei rappresentanti del CAI Giovani c’è l’auspicio che anche nelle prossime edizioni del Cuneo Montagna Festival venga confermata la presenza delle realtà associative giovanili attive nel mondo della montagna, affinché l’evento possa continuare ad affermarsi come un incubatore di idee e un generatore di sinergie tra i tanti giovani che animano il territorio.