Valle del Maurin e Rocca Provenzale da Chiappera - Foto di Einaz80 - Wikimedia Commons - CC BY-SA 4.0 © Einaz80 - Wikimedia Commons - CC BY-SA 4.0Le ricerche sulla montagna, anche quest’anno, hanno raccontato un territorio ricco di sfide, storia e conoscenza. A Montecchio Maggiore l’Associazione Sezioni Vicentine del CAI ha premiato i vincitori dell’edizione 2025 di Una montagna di tesi, il concorso che dal 2002 valorizza giovani studiosi capaci di indagare le Terre Alte con approcci scientifici e umanistici. La serata, ospitata nella sala Civica di Corte delle Filande, è stata anche l’occasione per assegnare il Premio Sisilla 2025, dedicato quest’anno alla memoria di Giovanni Beato e Franco Tosin.
Il concorso
La settima edizione del concorso ha confermato una notevole vivacità di temi e metodologie. Dalla percezione del rischio legato all’encefalite da zecca all’ipotesi di un Parco Naturale nelle Dolomiti Pesarine, fino al racconto del territorio attraverso i toponimi del Matajur e ai progetti di recupero delle antiche vie armentarie, i lavori premiati mostrano quanto la montagna sia un ambito di studio in continua evoluzione. Una commissione di otto esperti ha esaminato 37 tesi, ammesse tra il 2022 e il 2024, assegnando quattro premi principali e cinque menzioni.
«Il livello medio delle tesi è cresciuto ulteriormente – sottolineano i giurati – segno che la montagna continua a generare domande di ricerca, nuove prospettive e un dialogo sempre più stretto fra discipline scientifiche e umanistiche. Ogni lavoro premiato racconta un pezzo delle nostre terre alte, mettendo in luce fragilità, potenzialità e una straordinaria ricchezza di storie».
Come previsto dal regolamento, ai vincitori triennali è stato attribuito un premio di 1.000 euro, mentre le tesi magistrali hanno ricevuto 2.000 euro. Tutti gli studi entreranno nel catalogo BiblioCAI, contribuendo a una raccolta che oggi costituisce un riferimento nazionale per chi approfondisce la cultura e il territorio delle montagne italiane.
I premiati
I premi sono andati, per la categoria triennale scientifica, a Noemi Laghetto e al suo studio sull’encefalite da zecca nell’ULSS 7 Pedemontana. La sezione triennale umanistica ha visto la vittoria di Enrico Rossi con un percorso didattico-escursionistico dedicato ai toponimi del Matajur. Per la magistrale scientifica è stato premiato Giulio Massaro con uno studio di fattibilità dedicato alla tutela delle Dolomiti Pesarine. Il primo posto della magistrale umanistica è stato assegnato a Barbara Pozza e Giulia Cadore, autrici di una ricerca sugli interventi di riuso lungo le vie armentarie.
Cinque le menzioni attribuite dalla giuria: i lavori di Maria Giulia Doda, Luca Romanello, Filippo Piana, Stefano Togni e Marco Dallasega sono stati riconosciuti per l’originalità dell’approccio e per l’impatto potenziale sulle conoscenze del territorio montano.
La cerimonia è stata anche un momento di ricordo e gratitudine. Il Premio Sisilla 2025 è stato conferito alla memoria di due figure che hanno segnato profondamente la vita associativa vicentina. Giovanni Beato, già Presidente della Sezione di Montecchio Maggiore e Vice Presidente della Commissione Centrale per l’Escursionismo, è stato ricordato per «la competenza, l’entusiasmo e il senso di responsabilità con cui ha accompagnato generazioni di soci alla scoperta consapevole della montagna».
A Franco Tosin, istruttore e punto di riferimento della Sezione di Bassano del Grappa, il premio è stato attribuito per «aver educato generazioni di allievi a una frequentazione rispettosa e sicura della montagna», rendendolo una figura imprescindibile della sentieristica del Grappa e del Canal del Brenta.
La storia del concorso, nato nel 2002 e sostenuto da ASVICAI con il contributo della Provincia di Vicenza, del CAI Veneto, della Fondazione Antonio Berti e di Le Alpi Venete, testimonia un impegno costante nel promuovere cultura e conoscenza. In più di vent’anni, Una montagna di tesi ha raccolto oltre 200 studi, diventando un archivio prezioso per chi si occupa delle trasformazioni e delle opportunità delle Terre Alte.