Il momento del recupero del Monaco con Matteo Attolico, Arianna Menzano e i Carabinieri forestali © Aree protette Alpi MarittimeUn giovane avvoltoio monaco (Aegypius monachus), proveniente dalla Spagna, è stato recuperato a Sampeyre, in Valle Varaita. La sua presenza in questa zona rappresenta un evento eccezionale, considerando che la specie è dichiarata estinta in Italia dal 1961. Si tratta del più grande rapace d'Europa, con la sua apertura alare che può raggiungere i 3 metri.
Il rapace, visibilmente debilitato e affamato, è stato tratto in salvo grazie all'intervento congiunto del CRAS di Bernezzo, della veterinaria delle Aree Protette Alpi Marittime, Arianna Menzano, e dei Carabinieri Forestali, che per primi avevano segnalato la presenza dell'animale. Con un peso di soli 4,4 chilo, ben al di sotto della norma per un individuo della sua stazza, è stato trasportato presso la struttura di Bernezzo, dove ha ricevuto le prime cure veterinarie. Dotato di anelli di riconoscimento alle zampe, è stato identificato come appartenente al Ministero dell'Ambiente spagnolo.
Attualmente, l'avvoltoio sembra in buone condizioni, si alimenta autonomamente ed è seguito con attenzione per garantirne il pieno recupero.
CRAS di Bernezzo © Aree protette Alpi MarittimeL'avvoltoio monaco
L'avvoltoio monaco è una delle specie di rapaci più imponenti d'Europa. Con un'apertura alare che può arrivare fino a 295 centimetri e un peso che varia tra i 7 e i 12,5 chili, è un predatore necrofago fondamentale per l'equilibrio degli ecosistemi. Si nutre principalmente di carcasse di animali, contribuendo alla prevenzione della diffusione di malattie e al mantenimento della biodiversità.
Questa specie predilige ambienti montuosi e boscati, costruendo il nido su alberi ad alto fusto. In Europa, le popolazioni nidificanti si trovano principalmente in Spagna, Francia e Grecia, con alcune iniziative di reintroduzione in corso in Francia e Bulgaria.
In Italia, l'avvoltoio monaco è stato dichiarato estinto come specie sedentaria e nidificante. L'ultima prova di nidificazione è stata segnalata in Sardegna nel 1961, ma presumibilmente l'estinzione è avvenuta tra il 1962 e il 1969. Recentemente sono stati osservati esemplari in dispersione sulle Alpi italiane, probabilmente provenienti dalla Francia meridionale, evento che ha suscitato speranze per un possibile ritorno della specie nella parte continentale della penisola.