Vandali al Centro Glaciologico Careser. SAT: "La montagna è di tutti: proteggiamola insieme"

La Società Alpinisti Tridentini segnala episodi di vandalismo al Centro Glaciologico Careser, inaugurato il 27 luglio scorso nel Parco Nazionale dello Stelvio, invitando la collettività al rispetto e all'attenzione dei beni comuni.
Centro Glaciologico Careser - Foto Ufficio Stampa PAT © Ufficio Stampa PAT

Il 27 luglio scorso, ai piedi del Cevedale, nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, veniva inaugurato il Centro Glaciologico Careser, uno spazio informativo in alta quota, dove poter scoprire presente, passato e futuro degli ambienti glaciali. Una iniziativa che si inserisce nella lista di numerose attività e progetti, avviati lungo l’arco alpino, in quello che è l’Anno Internazionale per la Conservazione dei Ghiacciai.

Il Centro, realizzato in una palazzina messa a disposizione dal Gruppo Dolomiti Energia, nei pressi della diga del Lago del Careser, a Peio (TN), nasce con l’intento di rappresentare un punto di riferimento per visitatori incuriositi dal mondo dei ghiacciai e desiderosi di comprendere l’evoluzione. A un mese esatto dall’apertura, purtroppo, la Società Alpinisti Tridentini (SAT) si è trovata a dover condividere con la collettività, una notizia totalmente non in linea con le aspettative. Il Centro è stato oggetto di atti vandalici

Episodi di vandalismo, realizzati nelle ultime settimane, sono stati segnalati anche in altre aree del Trentino, lungo i sentieri che conducono al Rifugio Cima d’Asta, nella catena del Lagorai, e al Rifugio Altissimo, nel gruppo del Monte Baldo.

 

SAT, la montagna merita rispetto

“Con grande rammarico segnaliamo tre episodi di vandalismo che hanno colpito il nostro patrimonio comune – si legge nel post, condiviso sui canali social della SAT - : il modellino del centro glaciologico del Careser è stato danneggiato e i conta passaggi installati sui sentieri verso il Rifugio Altissimo e il Rifugio Cima D'asta sono stati rubati”.

La Società Alpinisti Tridentini ha tenuto a sottolineare che i danni arrecati riguardano strumentazioni, che “non sono solo simboli del nostro impegno per la divulgazione scientifica e la tutela del territorio, ma anche risorse preziose per monitorare e migliorare la frequentazione in montagna.”

Atti vandalici di tal genere, evidenziano la mancanza di comprensione degli sforzi posti in essere dal mondo scientifico, per seguire l’evoluzione degli ambienti montani, al fine di prevedere mutamenti che potrebbero avere conseguenze, in termini di sicurezza, sui frequentatori delle alte quote e sulle comunità. E accanto alla ricerca, vi è un forte impegno nella divulgazione dei dati raccolti, per informare correttamente il pubblico.

“Invitiamo tutti al rispetto e all'attenzione dei beni comuni – l’appello della SAT -  ciò che viene danneggiato, distrutto o sottratto crea un danno per l’intera comunità. La montagna è di tutti: proteggiamola insieme”.

 

Imparare la storia dei ghiacciai…sui ghiacciai

Il Centro Glaciologico Careser nasce con l'intento di agevolare la comprensione della storia evolutiva dei ghiacciai. Imparare sul campo, è sempre più semplice che utilizzando libri e immagini da remoto. A tale scopo, all’interno della palazzina messa a disposizione da Dolomiti Energia, a breve distanza da quella che rappresenta una delle tante dighe alpine, realizzate allo scopo di creare bacini artificiali alimentati dalle acque di fusione dei ghiacciai, per la produzione di energia idroelettrica, sono stati installati plastici e pannelli descrittivi, arricchiti da fotografie storiche

Mezzi che consentono di viaggiare nel tempo, e scoprire come, quando e quanto siano mutati i ghiacciai alpini, in particolare i corpi glaciali che è ancora possibile osservare a breve distanza dal Centro, ovvero il ghiacciaio de La Mare e del Careser.

E l’esperienza immersiva inizia ancor prima di raggiungere la diga, percorrendo il “Percorso dei ghiacciai”, un sentiero che consente, soprattutto se accompagnati da guide esperte, di osservare i segni lasciati dal passaggio dei ghiacciai, nell’ambiente alpino.