Verso la libertà: sulle tracce della Linea Gustav

Un cammino lungo la Linea Gustav per ricordare la storia e promuovere la pace. Il CAI di Guardiagrele celebra l’80° anniversario della Liberazione con un evento che intreccia memoria storica, natura e solidarietà

A cura di Benedetta Orsini

Quella che nel 1943 era una linea di sbarramento a dividere il Nord e il Sud della penisola, dall’Adriatico al Tirreno, oggi è percorsa dal Club Alpino Italiano per portare un messaggio di resilienza e di pace. È il sentiero nella terra di nessuno, la Linea Gustav, che collegata alla "via del Topo", iniziava da Montalto Marche (AP) e terminava a Guardiagrele (CH), rappresentandone l’ultimo caposaldo.

Oggi è proprio la sezione CAI di Guardiagrele a proporre questo lungo cammino, con l’obiettivo di promuovere la memoria storica e culturale di un periodo che ha segnato profondamente il nostro Paese. Il progetto si inserisce tra le attività della sezione, mirate a ricordare i valori di condivisione e solidarietà che unirono e salvarono tante persone in fuga verso la libertà.

Lo scorso 4 maggio, in occasione dell’80° anniversario della Liberazione, si è svolta la 14ª edizione del cammino Verso la libertà, passaggio del fronte, curata dal socio CAI di Guardiagrele e ONTAM Carlo Iacovella, da sempre impegnato nelle ricerche storiche sulla Seconda Guerra Mondiale.

Quest’anno l’iniziativa è stata impreziosita dalla presenza di Doris Schechter, arrivata dagli Stati Uniti insieme alle sue tre nipoti per partecipare alla manifestazione. Lei, che nel 1943 era una bambina di soli cinque anni di nome Dorrit, trovò rifugio proprio a Guardiagrele con la sua famiglia di origine ebraica, costretta a fuggire dalle persecuzioni nazi-fasciste. La piccola Dorrit si unì, con la madre in dolce attesa e il padre, a un gruppo di italiani che riuscirono a trovare una via di fuga attraverso il cimitero di Guardiagrele.

Durante l’evento è stata esposta una targa commemorativa nel cimitero, in ricordo di quei giorni difficili. "Guardiagrele rimarrà per sempre nel mio cuore", ha dichiarato con emozione Doris Schechter, davanti ai partecipanti radunati per l'occasione.

Il percorso ha poi proseguito verso il Bosco della Strazza, dove è stato ricordato il patriota Antonino D’Angelo alla presenza dei suoi familiari. Un momento toccante che ha sottolineato il sacrificio di chi lottò per la libertà.

Nell’aprile del 1944, il XII plotone guardiese si unì alla Brigata Maiella, formazione militare partigiana, presso la località Laroma a Casoli (Ch). Il cammino ha quindi raggiunto il Casino Masciantonio, un tempo avamposto del comando alleato e oggi azienda agricola gestita con passione dalla famiglia Masciantonio, che ha accolto il gruppo con un ricco buffet.

All’evento hanno partecipato il presidente della sezione CAI di Guardiagrele, Antonio Taraborrelli, il presidente del GR Abruzzo, Francesco Sulpizio, e alcuni rappresentanti del gruppo A.N.P.I di Guardiagrele.

Un'iniziativa che ha saputo intrecciare memoria, natura e comunità, camminando lungo i sentieri che, ottant’anni fa, segnarono il passaggio verso la libertà.