Durante la salita di Etienne © R. BernardPochi giorni fa, Renato Bernard ha liberato la via Etienne sulla prima torre del Sella, un itinerario a spit (180 metri, 7a max, S3) aperto lo scorso autunno. Con lui, durante la salita della via dedicata al figlio, la moglie Petra. Etienne è scomparso, travolto da una valanga sul Pordoi, nel 2021. A non troppi metri di distanza dal nuovo itinerario, c'è già la via The Bernards (250 metri, 7b), aperta proprio da Renato insieme a Etienne nel 2012. La prima torre del Sella d'altronde è uno dei luoghi frequentati per lavoro e per piacere tanto da Renato quanto da Etienne, entrambi guide alpine. "Cercavo una linea bella da dedicargli e questa ultima via sale un bel muro giallo aggettante, su roccia di ottima qualità. Dopo averla aperta ho chiesto a qualche amico di provarla e il grado è confermato".
La prima torre del Sella, almeno per quanto riguarda l'arrampicata sportiva, ha una storia abbastanza recente. "Fino al 2009 c'era poco o niente a spit, a parte il primo tiro della Icterus, un bel 7a. L'abbiamo richiodata interamente in ottica sportiva, dopo una conversazione con lo stesso Hans Peter Eisendle, che mi ha autorizzato. Ha detto che era una bella idea: la chiodatura precedente era lunga, c'era stato anche un morto, ma Eisendle mi ha detto che lui non lo avrebbe mai fatto e che quindi avevo carta bianca. Siamo andati e l'abbiamo richiodata, salendo tra l'altro dal basso. In precedenza, Roly Galvagni aveva richiodato anche la Delenda Carthago [nei primi tre tiri riprende la vecchia Bruno Bertoldi, anno 1977, ndr]. Poi se ne sono aggiunte altre, tra cui la Eternity di Mauro Bernardi, a sinistra della Trenker. E c'era quel bel muro giallo...".
Vista la linea, era solo questione di tempo e Renato si è messo all'opera. "La via parte alla prima sosta della Schöber-Kleisl (Rossi), una classica di VI+. Sotto il primo tiro ci si arriva in libera, grado III, forse c'è un chiodo. Potrebbe essere una idea aggiungere qualcosa, visto che al giorno d'oggi ci sono diversi arrampicatori sportivi che magari arrivano direttamente dalla palestra e non hanno confidenza con l'ambiente. Ma poi lì si apre un dibattito...a ogni modo, dalla prima sosta la Rossi sale secca con un traverso, la Etienne va subito dritta e dopo circa 8 metri sulla sinistra parte una linea di spit da seguire. Penso che metterò una placchetta perché così chi va a fare la Delenda Carthago [più facile, 6a obbligatorio, ndr] non si sbaglia. Lì sopra comunque parte un bel tirone da 50 metri, sul 6b. Arriva alla sosta della Vetter Tom, poi traversa a sinistra con due tiro molto belli, un 6b e un 7a molto aggettante. Fatti questi due tiri c'è un tiro lungo da 45 metri con un passo di 6b e a quel punto passa un attimo sulla Rossi. Infine esce in cima con un 5c. Per la discesa si può fare tutta in doppia, le soste sono con doppio anello. Non è una via da integrare, bastano 12 rinvii. La spittatura è quella che è, non è plaisir, la via si fa se hai il 7a".
© R. BernardLa via è dedicata a Etienne, che sul Sella aveva scalato insieme al papà, ma che ci andava anche per lavoro, come guida. Ma tutta la montagna parla a Renato di Etienne. “Da quando Etienne non c'è più, in montagna lo sento molto vicino. In città no, non sento niente, ma quando vengo in montagna sento tutta la sua energia, è come se me la avesse trasmessa in una seconda vita…ora che ho 64 anni mi sento più forte di prima. Negli ultimi anni lavoravamo insieme, mi ero messo nell'ordine delle idee di passargli anche i miei clienti. Loro volevamo venire solo con me, ma lo conoscevano da quando era nato e avevano accettato bene di andare con lui, lo avevano visto crescere e si era creato un bel rapporto. Io pensavo che avrei gettato la spugna un poco alla volta, che avrei smesso l'attività…e invece, ora che lui non c'è, lavoro più di prima, ho recuperato forze che quando ero più giovane sentivo affievolirsi. Sul Sella ho tanti ricordi di Etienne e vedo anche il Pordoi dove se ne è andato...ma non è quello il motivo per cui ho aperto questa via qua: come dicevo prima non si tratta di ricordare, ma di sentire la sua presenza”.
Renato comunque sulla Etienne dovrà tornarci per forza "perché Petra ha mancato la libera solo perché si è appesa un attimo…ma era incazzata e dovrò riportarcela a completare il lavoro".