Il dottor Fred Ramsdell, vincitore del Nobel per la Medicina 2025 - Foto Fredramsdell - Wikimedia Commons, CC BY-SA 4.0 © Fredramsdell - Wikimedia CommonsIl dottor Frederick J. Ramsdell, per gli amici Fred, è un immunologo statunitense, classe 1960, con alle spalle quasi tre decenni di carriera eccellente nelle biotecnologie applicate al campo dell'immunologia. Di tanto in tanto, per staccare dalle attività lavorative e allontanarsi dalla routine quotidiana e dalle città, Fred si concede qualche escursione. Lo ha fatto anche di recente, mettendo sulle spalle lo zaino per andare a “disintossicarsi” tra le vette del Montana, in compagnia della moglie e dei suoi due cani.
A sua insaputa, ha scelto un momento storico particolare per intraprendere questa nuova avventura, in un’area con scarsa copertura telefonica. Mentre si godeva gli spazi e i silenzi del Montana, il Comitato ufficiale del Premio Nobel ha infatti riconosciuto il dottor Ramsdell, assieme al giapponese Shimon Sakaguchi (75 anni) e alla connazionale Mary E. Brunkow (64 anni), come vincitore del premio Nobel per la Medicina 2025, per le rivoluzionarie scoperte sulla tolleranza immunitaria periferica, un meccanismo cruciale che impedisce al sistema immunitario di attaccare i tessuti sani del corpo. Come riportato nel comunicato stampa ufficiale di annuncio dei vincitori, "i premiati hanno identificato i ‘guardiani’ del sistema immunitario, ovvero le cellule T regolatrici, che impediscono alle cellule immunitarie di attaccare il nostro corpo". Scoperte che potranno favorire “lo sviluppo di trattamenti medici per il cancro e le malattie autoimmuni”.
Un riconoscimento importante, che vedrà i tre vincitori spartire anche un montepremi del valore di 870.000 sterline.
La scoperta al rientro dall’escursione
Nel corso dell’ultimo giorno di escursione, dopo alcune settimane trascorse tra i sentieri del Montana, con il telefono in modalità aereo, un urlo improvviso ha interrotto la quiete della vacanza di coppia. Nessun predatore o pericolo nelle vicinanze, solo lo stupore della moglie del medico che, riacceso il telefono, ha iniziato a ricevere centinaia di messaggi in cui veniva annunciata la vittoria del Nobel.
Notizia di fronte alla quale Ramsdell si è mostrato incredulo anche se, come dichiarato successivamente, non ha ipotizzato potesse trattarsi di uno scherzo, in quanto il numero di messaggi ricevuti risultava estremamente significativo. Uno scherzo di tale portata avrebbe necessitato di un coordinamento impegnativo.
La coppia si è spostata nella città più vicina, alla ricerca di un’area dotata di segnale telefonico sufficiente a realizzare la telefonata risolutiva, quella destinata al Comitato ufficiale del premio Nobel. Come raccontato ironicamente dal protagonista dell’epica avventura al programma Newshour della BBC, il primo tentativo di telefonare al Comitato , è stato realizzato quando ormai in Svezia era l’una di notte. Alla fine è riuscito a ricevere conferma della sua vittoria, dopo 20 ore di “latitanza”. Decisamente “una giornata interessante”, come ha tenuto a sintetizzare Ramsdell.
Da evidenziare è che, tra i tanti che hanno provato a mettersi in contatto con il medico statunitense, vi fossero naturalmente i colleghi del suo laboratorio, il Sonoma Biotherapeutics di San Francisco (CA), tra l’altro ignari della sua precisa destinazione. Il CEO del laboratorio, Jeffrey Bluestone, ha affermato di averlo provato a contattare, pensando che fosse con lo zaino in spalla “in qualche parte sperduta dell’Idaho”.
Secondo quanto dichiarato al New York Times dal dottor Thomas Perlmann, segretario generale dell'Assemblea Nobel, si è trattato del tentativo più difficile di contattare un vincitore del Nobel, almeno dal 2016, anno di assunzione dell’attuale incarico.
Da sottolineare è che anche informare la dottoressa Mary E. Brunkow, co-vincitrice del premio Nobel per la Medicina 2025, non sia risultato facile da parte del Comitato. Vedendo infatti sullo schermo telefonico un numero di telefono svedese, la dottoressa ha ritenuto che fosse uno spam. Ha quindi spento lo smartphone ed è tornata a dormire.
Negli ultimi 10 anni, si sono verificati altri casi di vincitori irreperibili, storie in grado di strappare un sorriso. Come nel caso dell'economista Paul Milgrom, che nel 2020 ha staccato il telefono alla ricezione della telefonata da parte del Comitato, costringendo il co-vincitore Bob Wilson a recarsi in pigiama a casa del collega, e avvisarlo della vittoria attraverso la telecamera di sicurezza sulla porta d'ingresso.