La squadra che sta tentando la scalata dell'Everest con il supoporto del gas Xenon © Instagram 7 days EverestLa controversa spedizione dei veterani britannici a base di gas Xenon è arrivata in cima all’Everest. In tutto hanno impiegato sei giorni, dalla partenza dal Regno Unito. Ad aiutarli nella salita un elicottero, che li ha lasciati al campo base, il meteo Clemente, il gas xenon – inalato in una camera ipobarica settimane prima – e le bombole di ossigeno.
L’ultima trovata dell’alpinismo veloce ha il volto di quattro ex forze speciali britanniche, capitanati da un attuale ministro (Alastair Carns) e supportati da una delle agenzie più lussuose dell’Himalaya.
La salita non è stata documentata in tempo reale, ma confermata da Furtenbach Adventures. L’uso dello xenon, vietato dalla WADA per gli atleti, è stato difeso dagli organizzatori come sicuro e legale, anche se la UIAA ne mette in dubbio sia l’efficacia che l’opportunità.
E sono proprio questi metodi a far discutere: un protocollo medico che riduce i tempi di acclimatazione a pochi giorni e un modello di spedizione che svuota di significato l’esperienza d’alta quota per chi può permetterselo.
Non è la prima volta che l’Everest diventa terreno di sperimentazione per l’alpinismo commerciale, ma mai si era vista una tale scorciatoia farmacologica rivendicata con orgoglio.