'Zero termico': una nuova via in Ambiez per Bolognani, Dallago ed Endrizzi

L'itinerario sale la parete sud-ovest di Cima Ceda Occidentale. "La roccia è super, tipica di qua. Nessuno era salito per quelli strapiombi, erano lì per noi"

Alla grande parete sud-ovest di Cima Ceda Occidentale, in Val d'Ambiez, Daniele Bolognani, Davide Dallago e Walter Endrizzi hanno aperto la via Zero Termico (280 metri). Si tratta di un itinerario impegnativo, nell'ordine del VII+/VIII- alpinistico, che supera un marcato strapiombo; fino a pochi mesi fa aveva "difeso" quella sezione di parete, in altri punti invece già percorsa da diverse vie. D'altronde Daniele Bolognani, Walter Endrizzi e Davide Dallago proprio per una ripetizione erano andati al contrafforte di Cima Ceda quasi un anno fa. L'obiettivo era la Vecchio saggio, via del grande "local" Elio Orlandi, ma "le condizioni meteo non permettevano di provarci. A parte il freddo era pieno di cascate di ghiaccio, comunque ho fatto un po' di foto. Guardando bene ho visto una linea nera, ben marcata, era proprio disegnata dalla natura".

Sulla Cima Ceda Occidentale, Bolognani aveva già ripetuto diverse altre vie: "Lèpropriobela, la Dalì del Beber, la Fox, la via dei Raponzoli. Ma lì non c'era niente, siamo andati anche a vedere sul Buscaini. E in un certo senso si poteva capire il perché: nei primi 3 tiri la parete viene fuori di 20 metri. Insomma, era lì, era per noi. A novembre siamo partiti con il dubbio, ma abbiamo pensato che nel caso ci saremmo potuto calare. Siamo riusciti a salire i primi tre tiri e mezzo e ci siamo detti: se siamo passati di qua la finiamo".

E così è stato, anche se hanno dovuto aspettare 6 mesi e il 29 giugno di quest'anno c'erano solo Bolognani e Dallago a finire il lavoro. "Purtroppo Walter non è potuto venire, ma con una seconda uscita io e Davide siamo riusciti a finire la via e anche a liberarla, perché i primi tre tiri e mezzo li abbiamo fatti subito in alternato e la parte nuova siamo riusciti a farla a vista. La roccia è bellissima, tipica della Val d'Ambiez: non tradisce mai, con i suoi neri e grigi super abrasivi e i gialli che non sono biancastri, ma tendenti al rosso. C'è solo qualche tratto un pochino più friabile, ma poca roba". 
La via è stata aperta a chiodi e friend, soste comprese, anche se dopo la prima salita sono state sostituite le tre soste più "ballerine" con spit.
Daniele Bolognani ha iniziato a scalare relativamente tardi: classe 1994, ha cominciato solo 11 anni fa, anche perché prima giocava a pallamano. "Facevo la serie A, ma era diventato un peso. Poi ho scoperto l'arrampicata e il mio più grande rammarico è di averla incontrata così tardi". A ogni modo, il tempo per fare cose belle a quanto pare gli è rimasto.