Archeologia, cultura e sentieri, la sfida del Cai Sardegna

SARDEGNA

Escursione del Cai Nuoro domenica 19 maggio al santuario nuragico di Abini. Sette ore di cammino per 14 chilometri e la numerosa carovana Cai raggiungerà il sito archeologico reso universalmente famoso per l’originalità straordinaria dei
“Bronzetti” rinvenuti durante gli scavi lungo quasi un secolo. 

La direzione dell’escursione è affidata al presidente del Cai Tonino Ladu con i soci di Olzai Lino Vilia e Pietro Murgia e di Ollolai, Peppino Columbu, Michele Peddone e Mario Mazzette. Partenza dalla località “Gulana”, tra Olzai e Teti. Sulla cima del monte Gulana, credenze popolari individuavano un castello o un punto di avvistamento per antiche genti. 

Bosco fitto, curato dagli operatori Forestas sino a “S’Atza e sa Hodina”. Punto trigonometrico per i paesaggi che si estendono dalle montagne di Barbagia sino al Marghine e Goceano. Il sito di Abini è obiettivo di approfondimento culturale per i soci Cai. Gli escursionisti si
soffermeranno nell’area del recinto sacro con il pozzo e il culto delle acque e nell’area del vasto villaggio nuragico. 

"Il santuario federale” di Abini, scoperto con la consueta casualità a fine ottocento, è stato oggetto di diverse campagne di scavi. Oggi è alla luce il Temenos, recinto murario dell’area di accoglienza dei pellegrini, in viaggio con gli ex-voto, bronzetti, di fronte agli altari e ai
celebranti di una religione a noi ancora sconosciuta. In “Sa Badde e sa Bidda” la scoperta casuale del santuario. Scavi nei decenni del Novecento, con autentici tesori custoditi nel museo di Cagliari e impegno del sovrintendente Taramelli che portò alla luce gran parte delle strutture sacre di Abini. 

L’impegno del Cai  nella escursione culturale di domenica 19, lo sottolinea il presidente Tonino Ladu: “Incrociare la vasta rete sentieristica della Barbagia con i siti della cultura antica, dando obiettivi concreti al nostro camminare. Domenica, Abini e altri ne
abbiamo in programma mese per mese”. Così Matteo Marteddu, dirigente regionale di Cai Sardegna : “Certificare e accatastare sentieri non è solo una arida procedura statistica; il Cai promuove e dà anima. I sentieri camminano e sono tracce della Storia dell’Isola. E i nostri programmi a quella storia sono strettamente legati. Raggiungere Abini, zaino e scarponi, su tratturi impervi, significa scuotersi di dosso sterpaglie ma anche accrescere la cultura di ogni escursionista non solo del Club Alpino”.