
Imponente, solitario, dalla forma inconfondibile, il Cervino (4.478 metri) domina le Alpi Pennine alla testata della Valtournenche. Per anni considerata inespugnabile, la sua prima ascensione nel 1865 ne ha sancito il mito, rendendolo una delle vette più celebri del mondo. Da allora, il Cervino è diventato un simbolo universale della montagna: una vetta che incarna bellezza, sfida, pericolo e fascino.
In oltre 160 anni, ha attirato generazioni di alpinisti da ogni parte del globo, sedotti dalla sua verticalità e dal suo magnetismo, in bilico tra sogno e incubo, tra gloria e tragedia. Ma se c’è un alpinista che oggi può raccontare questa montagna con autenticità e passione, è Hervé Barmasse, nato e cresciuto proprio all’ombra del Cervino, nella famiglia che gestisce da generazioni il Rifugio Duca degli Abruzzi all’Oriondé.
Barmasse, protagonista di prime solitarie, prime invernali e vie nuove sulla “Gran Becca”, è l’unico, dopo Walter Bonatti, ad aver aperto una via nuova in solitaria sul Cervino. Durante la serata, racconterà la storia della montagna, intrecciandola con quella degli uomini che l’hanno sfidata, trasformandola in leggenda.
L’evento, organizzato presso l’Auditorium Torelli in via Don Lucchinetti 3 a Sondrio, è a ingresso gratuito. La prenotazione è obbligatoria al seguente link:
👉 https://sondrioeventi.it/conferenza-herve-barmasse/prenota