Gli studenti dell'Istituto Bragaglia di Frosinone durante le attività del progetto "Sport & Montagna"
La montagna come luogo di crescita, scoperta e condivisione. È questo il cuore pulsante del progetto “Scuola & Montagna”, promosso dall’Istituto Bragaglia di Frosinone in collaborazione con il Gruppo di Alpinismo Giovanile del CAI di Frosinone, che ha coinvolto oltre 100 studenti, insieme ad altre scuole del territorio, in un percorso esperienziale tra natura, storia e consapevolezza ambientale.
Cinque tappe, tra teoria e pratica, hanno trasformato l’esperienza scolastica in un’avventura educativa: dall’aula al sentiero, dal libro alla roccia. Sul Monte Rotonaria, vicino Collepardo, gli studenti hanno incontrato la squadra del Soccorso Alpino, che ha mostrato loro tecniche di calata su corda e movimentazione in parete, sottolineando l’importanza della prevenzione e della cooperazione nei contesti di montagna.
Suggestiva l’escursione a Monte Orlando e alla Montagna Spaccata di Gaeta, tra falesie sospese sul mare, grotte scolpite dal tempo e leggende legate al Santuario: un viaggio tra natura e spiritualità, che ha suscitato stupore e domande nei ragazzi.
La Valle di Comino ha offerto uno scenario intriso di memoria: tra le mura del Castello di Alvito e le rovine di Vicalvi, gli studenti hanno riscoperto la storia medievale intrecciata al paesaggio. Al Lago di Posta Fibreno, invece, l’attenzione si è spostata sulla biodiversità e sull’equilibrio delicato tra presenza umana e habitat lacustre.
“La montagna è stata molto più di uno sfondo: è diventata una vera maestra di vita”, hanno sottolineato gli educatori. Ogni camminata è stata occasione di inclusione e cittadinanza attiva, di ascolto reciproco e rispetto dei tempi altrui, di condivisione della fatica e della soddisfazione nel raggiungere insieme una meta.
Il progetto ha stimolato la curiosità, l’osservazione, la relazione: competenze fondamentali, soprattutto in un’epoca in cui i giovani rischiano spesso di smarrirsi in mondi virtuali. Il contatto diretto con la natura e il patrimonio culturale ha invece acceso emozioni autentiche e nuove domande.
Un’iniziativa possibile grazie all’impegno delle guide Renato Fanella, Carla Massari e Mario Biagi, e alla passione della professoressa Rossella Brogi, referente scolastica. “È una scintilla accesa nei cuori dei ragazzi, che forse un giorno tornerà a brillare tra le montagne”.