
Il Parco Regionale Tepilora spalanca le sue porte all’autunno, e il CAI risponde camminando sulle cime calcaree del Montalbo. Tra fine ottobre e inizio novembre, i territori di Bitti, Lodè, Torpè e Posada si animano di iniziative che intrecciano natura, cultura e archeologia. Domenica 2 novembre sarà la nuova sezione CAI di Oristano a muoversi nel cuore dell’area parco di Lodè, lungo il Sentiero Italia.
A guidare l’escursione saranno Matteo Marteddu, del direttivo regionale CAI, Alberto Ribotti, presidente della sezione di Oristano, e Salvatore Succu del direttivo CAI Nuoro, affiancati dai soci Gianpiero Carta, Luca Dettori e Tore Podda. L’appuntamento coincide con la riconferma da parte dell’UNESCO della Riserva della Biosfera Tepilora, Rio Posada e Montalbo, un riconoscimento importante per la tutela e la valorizzazione delle aree montane, pianeggianti e costiere della Sardegna.
L’escursione prenderà il via dalla vecchia provinciale Lula–Sant’Anna, nei pressi della Cantoniera di Guzzurra. Dagli 800 metri di quota si imboccherà il sentiero, segnalato verticalmente e orizzontalmente secondo gli standard CAI, verso Su Mutrucone, S’Ena e Mariane Jana e Janna ‘e Pretu Arche, fino a quota 900 metri, dove si incrocia il Sentiero Italia. Questa storica dorsale, che unisce Santa Teresa di Gallura alle Alpi, attraversa i boschi del Parco Tepilora e risale i calcari del massiccio tra Siniscola e Lodè, toccando Cupetti, S’adde ‘e su riu siccu, Iscala Mala e Punta Gurturgios, sul crinale impegnativo e spettacolare dei faraglioni rocciosi. Un itinerario adatto solo a escursionisti esperti.
Per il gruppo CAI di Oristano sarà la prima volta sul terreno del Montalbo, un’area che conserva ancora i segni della storia del carbone: piazzole annerite, carrarecce del legnatico, e boschi di roverella che stanno ricrescendo dopo decenni di tagli. Il cammino si svolgerà nel pieno rispetto delle regole CAI per la tutela dei sentieri, della segnaletica e dell’ambiente.
“Dal CAI un contributo concreto, in queste giornate, sul terreno di calcare, con la segnaletica che insieme a Forestas, in un accordo rafforzato, abbiamo negli anni contribuito a realizzare. L’orizzonte legislativo si fa ancor più chiaro e impegnativo per la Regione e i Comuni, con la nuova legge sulla montagna approvata poche settimane fa dopo trent’anni di attesa. Tepilora, con le sue comunità, sarà ancor di più protagonista. Il CAI c’è”, sottolinea Matteo Marteddu.