L'Aquila, la rinascita passa anche dalla montagna

Firmato oggi un protocollo d'intesa per la valorizzazione e la tutela delle aree montane del cratere sismico tra il Club alpino italiano, il Coordinatore della struttura tecnica di missione istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, l'Ufficio speciale per la ricostruzione dei comuni del cratere e l’Ufficio speciale per la ricostruzione della Città dell’Aquila
Realizzazione di prodotti informativi e servizi con forte connotazione scientifica sui valori ambientali, territoriali e culturali delle zone montane dell’Abruzzo, aggiornamento delle relative carte dei sentieri con sistemi informativi geografici (GIS), formazione di un archivio dedicato agli elementi antropici in esse presenti e supporto tecnico, scientifico e formativo alla progettazione, realizzazione e monitoraggio della rete sentieristica, delle opere alpine e di rifugi di montagna ricadenti nei suddetti territori. Sono queste le finalità del protocollo d'intesa tra il Coordinatore della struttura tecnica di missione istituita presso la presidenza del Consiglio dei Ministri Carlo Presenti, l'Ufficio speciale per la ricostruzione dei comuni del cratere (Usrc), l’Ufficio speciale per la ricostruzione della città dell’Aquila (Usra) e il Club alpino italiano.

Dal Gran Sasso ai Monti della Laga

Il protocollo, di durata quinquennale, è stato firmato oggi a L'Aquila dal sopracitato Carlo Presenti, da Raffaello Fico, responsabile Ursc, da Salvatore Provenzano, responsabile Usra, e dal Presidente generale del Cai Antonio Montani. Le montagne espressamente citate nel documento sono i massicci del Gran Sasso d’Italia, i Monti della Laga e dell’Alto Aterno, le montagne di Scoppito, Tornimparte, Lucoli e Ocre, il sistema montuoso Velino-Sirente e i monti Carseolani. Per raggiungere le finalità del protocollo, le parti collaboreranno nella tutela e valorizzazione della montagna e delle sue risorse paesaggistiche, architettoniche, turistico-culturali e nel rilancio della rete sentieristica di collegamento fra i comuni interessati del cratere sismico, attraverso l’utilizzo delle regole e criteri adottati dal Cai. Saranno poi effettuati interventi di riqualificazione e consolidamento dei tratti del Sentiero Italia CAI e dei cammini tematici, storici, religiosi e culturali che ricadono nei territori abruzzesi interessati dal sisma del 2009.

Attività affidate alle Sezioni di L'Aquila, Teramo, Popoli e Isola del Gran Sasso

Le attività di competenza del Cai saranno portate avanti dalle Sezioni de L’Aquila, Teramo, Popoli e Isola del Gran Sasso, nonché dalle Commissioni, Organi tecnici e Strutture operative regionali abruzzesi. Queste strutture assumeranno la funzione di coordinamento scientifico, anche con il supporto di altri enti e istituzioni, per la realizzazione di prodotti editoriali e informatici con nozioni su flora, fauna, elementi antropici storici e stato dell’ambiente, oltre ad approfondimenti tematici sugli aspetti territoriali legati alla fruizione della montagna. Coordineranno inoltre la realizzazione di un database cartografico con le informazioni territoriali di base dell’area e l'aggiornamento delle carte dei sentieri in scala 1.25.000 del Gran Sasso d’Italia, dei Monti della Laga, del Gruppo Sirente-Velino, di Monte Ocre, di Monte Cagno, di Monte Cava, di Monte San Rocco e delle aree limitrofe. Usrc e Ursa metteranno a disposizione il proprio personale tecnico nelle fasi di programmazione, progettazione ed esecuzione delle attività. Per l’attuazione di quanto previsto dal Protocollo, Usrc e Ursa sottoscriveranno appositi protocolli settoriali con la Sezione Cai de L’Aquila, in qualità di Sezione capofila e coordinatrice.