Cai Fvg: "Preoccupati per le strade forestali”

Il Cai Friuli Venezia - Giulia esprime la preoccupazione per i danni ambientali causati dalla proliferazione di strade forestali
«Se davanti ai danni, spesso devastanti, che gli eventi atmosferici arrecano alla montagna si resta attoniti e impotenti, il nostro atteggiamento dev'essere completamente diverso rispetto alle azioni umane che con insufficienti valutazioni minacciano l'integrità dei fragili ambienti montani». Così Silverio Giurgevich, presidente del Cai Friuli Venezia Giulia, che chiede un incontro all'assessore regionale alle risorse forestali e alla montagna Stefano Zannier per un confronto costruttivo in merito alla realizzazione di nuove strade forestali.

La posizione del Cai Fvg

Il Cai Fvg già nelle scorse settimane aveva fatto pervenire al Presidente della Regione, alla Giunta e al Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia una petizione in cui esprimeva la preoccupazione per il recente proliferare di strade forestali, realizzate e in fase di progettazione, «che si inoltrano nel territorio montano ben oltre i limiti superiori del bosco o penetrano all’interno di boschi assai poveri di interessi economici diretti, come l’estrazione del legname, ma assai ricchi di valori ambientali e paesaggistici». Nel documento – promosso dall'Asca, l'associazione delle sezioni Cai di Carnia, Canal del Ferro e Val Canale, e approvato dall'Assemblea regionale dei Delegati – l'appello ai vertici politici e amministrativi per la redazione di un piano regionale della viabilità forestale o montana, così da «investire i fondi pubblici in modo oculato, rispettoso dell’ambiente e delle esigenze sociali ed economiche delle popolazioni montane, attraverso la pianificazione degli interventi, quale strumento democratico di condivisione delle scelte tese ad una migliore governance territoriale». Il Cai è riconosciuto a livello nazionale quale primaria associazione ambientalista e in Friuli Venezia Giulia, in base alla L.R. 36/2017, ha anche un ruolo di consulenza per le iniziative di sviluppo, sostegno, salvaguardia e valorizzazione del patrimonio naturale, paesaggistico e turistico delle zone montane, ma, nella nota all'assessore Zannier, Giurgevich sottolinea come con la richiesta di dialogo e confronto il Cai Fvg intenda dar voce, oltre che alle preoccupazioni dei propri soci, «alle attese delle persone che amano le nostre montagne, le frequentano, ci vivono». La petizione è scaricabile qui