Maurizio Zappa - Foto FB Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico - CNSAS © FB Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico - CNSASSi è spento, all’età di 71 anni, Maurizio Zappa, alpinista, guida alpina, istruttore nazionale del Soccorso Alpino, tecnico di elisoccorso, punto di riferimento per oltre 50 anni per generazioni di professionisti del mondo della montagna.
Classe 1954, Zappa era nato e cresciuto a Bormio, in Alta Valtellina, dedicando la sua intera esistenza alla passione per le montagne. La sua carriera è stata un percorso di crescita e dedizione: aspirante guida nel 1976, aveva conseguito il titolo di Guida Alpina nel 1979, a seguire quello di Guida Alpina istruttore nel 1980. Membro del Soccorso Alpino lombardo dal 1972, è stato tra i principali promotori della figura del Tecnico di elisoccorso, un campo in cui aveva acquisito una vasta esperienza.
Accanto all’attività come Guida Alpina e come esperto soccorritore, Zappa è ricordato anche come grande alpinista. Fra le sue imprese, l’apertura della Via Casarotto sulla parete ovest della Roda de Vael, nel gruppo del Catinaccio, in Dolomiti, realizzata nel 1978 insieme a Renato Casarotto e Giovanni Majori.
L’abbraccio del mondo della montagna
“Una di quelle notizie che riunisce in un unico abbraccio generazioni di soccorritori, di uomini e donne che hanno avuto la possibilità di confrontarsi con uno dei grandi del mondo del Soccorso Alpino”, il commento commosso e carico di riconoscenza, diffuso sui canali social dal Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico. “All’età di 71 anni ci ha lasciato Maurizio Zappa, istruttore nazionale che, in oltre 50 anni di attività nel Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, ha saputo innovare e trasmettere nozioni e informazioni come pochi e che ci lascia in eredità un grande bagaglio culturale, che ha fatto del nostro Corpo un sistema organizzato tra i migliori al mondo per preparazione, dedizione e competenza. Grazie, Maurizio.”
Una eredità preziosa, quella lasciata da Maurizio Zappa, che nella sua carriera ha rappresentato un punto di riferimento per i soccorritori su scala nazionale, come dimostrano i numerosi messaggi di cordoglio, condivisi dalle stazioni del Soccorso Alpino, dalle Alpi agli Appennini.
"Il Soccorso Alpino della Provincia di Sondrio, insieme con il CNSAS Lombardo, ti ricorda per la persona visionaria con prospettive ampie e lungimiranti, per i tuoi insegnamenti, per la tua straordinaria passione e per il tuo entusiasmo che sei riuscito a trasmettere a tanti. Con immensa gratitudine e stima. Ciao Maurizio", si legge nella nota di saluto del soccorso alpino valtellinese.
"Un maestro, un punto di riferimento, un esempio”, il ricordo del Soccorso Alpino umbro.
“Non era soltanto un istruttore, ma un maestro capace di trasmettere metodo, passione e rigore con la leggerezza dell’ironia e con la profondità della competenza”, si legge tra le righe dell’addio, condiviso dal Soccorso Alpino Marche.
"La sua eredità continuerà a vivere in ogni intervento e in ogni soccorritore che ha avuto il privilegio di imparare da lui", riporta in chiusura la nota del Soccorso Alpino Lazio.
Pensieri espressi in libertà lungo lo Stivale che, come sintetizzato egregiamente dal Soccorso Alpino Nazionale, rendono l’idea di un grande abbraccio della montagna.
E riconoscenza, stima, gratitudine, vengono espressi anche dal mondo delle Guide Alpine. “Le Guide Alpine lombarde, e Italiane tutte, esprimono grande cordoglio per la scomparsa del collega e amico Maurizio Zappa”, si legge nella nota diffusa dalle Guide Alpine Lombardia. “L’attività di formatore delle Guide alpine non si ė mai interrotta in 45 anni di servizio: ancora oggi Maurizio era in piena attività, lavorava con passione e dedizione, pazientemente insegnava agli allievi che anno dopo anno si avvicinano alle nostre professioni, non perdeva l’entusiasmo.”
“Maurizio era nato per insegnare. Aveva una dialettica eccezionale, una capacità di relazionarsi con tutti. Era sempre gentile, sapeva fare la battuta giusta che metteva a loro agio gli allievi, ed era davvero molto paziente. - ricorda Gian Antonio Moles, ex presidente delle Guide alpine della Lombardia, oggi Guida emerita - La nostra amicizia è nata al corso Guida nel ‘79 e da allora le nostre strade si sono sempre intrecciate, con le Guide e con il Soccorso alpino, senza mai un dissidio, non sarei mai diventato istruttore Guida alpina, se lui non avesse insistito. Ė stato un caro amico.”
I funerali si svolgeranno oggi alle ore 14.30 a Bormio (SO).