Un momento delle riprese del film © Alfredo FalvoSono ufficialmente iniziate a Courmayeur le riprese di Bianco, il nuovo film di Daniele Vicari dedicato alla tragedia del Pilone Centrale del Frêney del 1961. Nel film Alessandro Borghi interpreta Walter Bonatti, protagonista della tragica spedizione sul Monte Bianco che vide coinvolti alcuni dei più grandi alpinisti italiani e francesi del tempo. Le riprese si sposteranno nei prossimi giorni in quota, seguendo il percorso reale affrontato da Bonatti: dal Flambeaux alla Fourche, fino al Peuterey e ai piedi del Pilone Centrale, imponente parete di granito di 800 metri. Nel cast anche Pierre Deladonchamps, Finnegan Oldfield, Marlon Joubert, Quentin Faure, Alessio Del Mastro e Jonas Bloquet. La produzione è una coproduzione tra Italia, Francia e Belgio, con il contributo di Rai Cinema, Moncler e il patrocinio del Club Alpino Italiano.
La tragedia del Pilone Centrale del Frêney… in breve
Era l’estate del 1961 quando Walter Bonatti, insieme ai compagni di cordata Andrea Oggioni e Roberto Gallieni, tentò per la prima volta la scalata del Pilone Centrale del Frêney, al tempo uno degli ultimi grandi problemi del Monte Bianco. Una delle pareti più estreme e imponenti del massiccio, un muro di granito rosso alto 800 metri. Una sfida che affascinava e attraeva i migliori alpinisti del tempo. Tanto che, oltre ai già citati, anche i francesi Pierre Mazeaud, Pierre Kohlmann, Robert Guillaume e Antoine Vieille avevano messo gli occhi su questo muro inviolato.
La salita iniziò lunedì 10 luglio con bel tempo. Tutti partirono da Courmayeur, si incontrarono al bivacco della Fourche e decisero di proseguire insieme. Procedevano con ritmo costante, alternandosi al comando, e il 11 luglio si trovavano a soli 80 metri dalla cima, quando una tempesta improvvisa li colse alla sprovvista. I fulmini scatenarono il panico: uno colpì Kohlmann, che perse i sensi e la capacità uditiva. La paura di essere perduti si fece concreta, ma la tempesta si placò, lasciando spazio alla neve che cadeva incessante. Bloccati in parete, si rifugiarono sotto un telo, condividendo poche parole e molta sofferenza.