Allmannsrätten: il diritto alla libertà nelle montagne scandinave

In un angolo del mondo in cui l’era glaciale sembra essersi ritirata da poco e dove la natura detta ancora il ritmo della vita quotidiana, esiste un principio che unisce cultura, diritto e natura: l’Allmannsrätten, ovvero il “diritto di ogni uomo”. Radicato nelle tradizioni di Norvegia, Svezia e Finlandia, questo “diritto di accesso pubblico” rappresenta molto più che una norma legale: è l’espressione tangibile di un profondo legame senza tempo tra l’uomo e la natura, che risiede nell’animo del popolo scandinavo.

A cura di Filippo Del Vecchio

Paesaggi svedesi

Formalizzato nel corso del XX secolo – in Norvegia con una legge del 1957, in Svezia dal 1940 e in Finlandia dal 1997 – l’Allmannsrätten consente a chiunque, residenti o turisti, di esplorare liberamente i paesaggi naturali, comprese le montagne, anche se di proprietà privata. È una libertà che comporta responsabilità: il rispetto per l’ambiente è il prezzo da pagare per poterne godere.

Nelle montagne scandinave, poco conosciute a noi italiani cresciuti con le Alpi e le Dolomiti, questo diritto si esprime al meglio; tra le imponenti cime del Jotunheimen e del Parco Nazionale Rondane in Norvegia fino agli altopiani selvaggi del deserto del Sarek in Svezia (patrimonio UNESCO), l’Allmannsrätten prende vita tra gli infiniti sentieri che si snodano tra valli glaciali, laghi cristallini e silenzi ancestrali. Escursionisti, famiglie, alpinisti e amanti della natura incontaminata trovano in queste terre una libertà senza confini, regolata solo dal buon senso e dal rispetto per la natura.

La libertà, però, in Scandinavia non è mai cieca. La fragilità di questi ecosistemi impone regole chiare: vietato accendere fuochi al di fuori delle aree predisposte, disturbare la fauna, danneggiare la vegetazione o lasciare rifiuti. L’Allmannsrätten è dunque anche un patto etico, una chiamata alla responsabilità collettiva e soprattutto in tempi di crisi climatica e turismo di massa, questo principio si fa baluardo di sostenibilità.

Non si tratta, però, solo di ambiente, infatti l’Allmannsrätten è anche uno strumento di inclusione in cui le montagne scandinave non sono riservate a un'élite sportiva o economica ma, con percorsi accessibili, permettono a chiunque, ad ogni singolo uomo, appunto, di vivere la montagna; scuole, gruppi e famiglie vengono incoraggiati a scoprire il territorio, condividendo un’esperienza che educa al rispetto reciproco e alla coesistenza armoniosa con l’ambiente.

In definitiva, l’Allmannsrätten non è solo un diritto. È un modo di concepire la libertà non come arbitrio ma come partecipazione consapevole a un bene comune e le montagne, con la loro maestosa indifferenza alle nostre vite frenetiche, ci ricordano che il vero lusso non è il possesso ma l’accesso. Libero, sì ma profondamente rispettoso.