Pennellate di rosa tingono il tramonto del cielo disteso sopra Campo Imperatore. Sospese nella solitudine di una vasta terra marrone, brulla e solitaria, si intravedono due case gialle. Al centro, tra questo cielo e questa terra, riposa silenzioso ed imponente il massiccio del Gran Sasso.
Non è solo l'istantanea di un tramonto sugli Appennini, ma è la prospettiva del fotografo David Cammoranesi, che ci restituisce il suo sguardo. “Con le foto si catturano momenti e io voglio raccontare quell'istante quando sei solo in vetta con il vento, nel crepuscolo che scende, con i brividi che ti salgono lungo la schiena e ti ricordano di essere grato”.
David è cresciuto nelle Marche ed è appassionato di natura e di fotografia. Tra tutti i modi in cui si può vivere la montagna, lui ha scelto di essere un camminatore lento: munito di cavalletto e macchina fotografica, posa il suo sguardo attento e curioso sul paesaggio che lo circonda e, con pazienza, attende l'attimo in cui scattare, quando l'arte si fonde con la natura. "Sono un pessimo compagno di trekking. Non mi interessa la cima, vado piano perché voglio fare foto. La vetta è sempre lì, prima o poi ci si arriva, perché non guardarsi intorno nel mentre?
Ha posato il suo sguardo “fotografico” sui monti delle Marche, dell'Abruzzo, dell'Umbria, della Toscana. Esplorando il desiderio di sperimentare la propria creatività e le tecniche fotografiche e di trovare una dimensione fisica in cui sentirsi libero, David ha vissuto negli spazi aperti, tra le montagne, sotto cieli stellati, muovendosi anche a bordo di Zanna, il suo van rosso.“La mia Zanna era una base mobile per passare weekend in montagna vicino agli spot fotografici senza dover rientrare a casa o dover dormire in tenda”.
La passione per la fotografia e le montagne è cresciuta al punto che David ha voluto farne un lavoro vero e proprio. Impiegato in un centro commerciale, confinato in uno spazio tanto chiuso e distante dalla sua natura, il ragazzo ha avvertito un'urgenza. “Il lavoro ha iniziato a strozzare il mio tempo e ho capito che qualcosa doveva cambiare quando ho smesso di voler andare in montagna per fare foto”.
Ad agosto 2023, non avendo trovato qualcosa di più soddisfacente in Italia, si è trasferito a Tromsø, in Norvegia, dove oggi lavora come guida e fotografo. “Il mio lavoro consiste nel raccontare il territorio, stando a contatto con la natura e fotografandola in tutta la sua bellezza.
Oggi David, nonostante la difficoltà di ricominciare una vita da solo all'estero e di imparare il norvegese, non è più circondato da mura, ma abita quella dimensione che ha a lungo ricercato: ogni giorno scopre che può costruire la sua vita a partire dal suo legame ancestrale con le montagne e con la natura selvaggia, e che in questa realtà c'è spazio per la fotografia. Le sue foto non rappresentano più solo paesaggi in cui evadere dalla routine, ma luoghi in cui superare i propri limiti, da scoprire e raccontare. “Quando ci allontaniamo troppo dalla nostra natura, rischiamo di perderci. Oggi sono sereno. Dico che spesso nel mio "ufficio" piove, nevica o tira vento perché la gente lascia le finestre aperte ma al momento non lo cambierei con nessuno al mondo”.