Appunti di natura. Segnali di primavera, fioriscono i primi Crocus

Prime fioriture di Crocus sull'Appennino Tosco Emiliano © Antonio Rinaldi

Sentinelle del passaggio stagionale per eccellenza i Crocus iniziano ora a comparire in campi e giardini (anche urbani); ovviamente, vista la stagione, anche con qualche settimana di anticipo rispetto al solito. Si tratta, ma li conoscerete, di quei bei fiori lilla prodotti da piante erbacee perenni della famiglia delle Iridaceae. Sono conosciuti comunemente anche come zafferano selvatico, sono particolarmente apprezzati per i loro vistosi fiori, praticamente unici nel loro periodo di crescita, e non vanno confusi con i Colchici (Colchicum autumnale) fiori per certi aspetti simili, tipici però dell’autunno, che sono tra l’altro pesantemente velenosi. Le loro foglie sono molto sottili, di colore verde scuro ma lucido, caratterizzate da una striscia bianca al centro, e i fiori (che sbocciano prima delle foglie direttamente dal bulbo) hanno la forma di una tromba molto allungata.  Il Crocus sativus, une delle specie appartenenti al genere, è particolarmente noto perché dai suoi fiori si ricava lo zafferano, una spezia costosa e altamente apprezzata in cucina. Lo zafferano è ottenuto essiccando e macinando gli stimmi dei fiori di croco. 

I Crocus per le loro particolarità hanno solleticato già in tempi antichi la fantasia dell’uomo. Secondo un'antica leggenda greca, Crocus era un giovane e Smilax una ninfa. I due erano innamorati, ma gli dei non approvavano la loro relazione. Quando Smilax fu trasformata in una pianta rampicante (e Smilax non a caso è il nome di una coriacea rampicante mediterranea detta comunemente Stracciabraghe), Crocus, disperato, fu trasformato in un fiore.  Si attribuirono anche proprietà magiche allo zafferano, la spezia ottenuta dagli stimmi del Crocus sativus; si raccontava che lo zafferano fosse nato dalle lacrime della dea greca dell'amore, Afrodite, mentre secondo altre fonti lo zafferano sarebbe nato dalle lacrime di Elettra, una delle fanciulle del mito di Cori, trasformata in un fiore di croco. In alcune culture, si diceva questi fiori avessero poteri curativi miracolosi, in altre erano considerati simboli di speranza e rinascita poiché fioriscono all'inizio della primavera, dopo i bui e freddi mesi invernali, e il loro arrivo è dunque visto come un segno positivo e una promessa di tempi migliori. 

È da tempo immemore che l’uomo utilizza lo zafferano: gli antichi greci e romani svilupparono tecniche di coltivazione e raccolta, un’operazione che richiedeva una volta come oggi grande cura e attenzione. Lo zafferano, proprio come oggi, era estremamente costoso già nell'antichità, tanto che persino i più ricchi dovevano spenderlo con parsimonia; era considerato un simbolo di status sociale ed era spesso regalato come dono prezioso tra famiglie nobili o come tributo tra stati. Essendo una delle spezie più preziose, era inoltre oggetto di intensi scambi commerciali dalle regioni dell'Asia centrale e del Medio Oriente verso il Mediterraneo e l'Europa. In Italia, la coltivazione dello zafferano è concentrata principalmente nelle regioni centrali e settentrionali, famoso lo zafferano di Navelli (Abruzzo) e quello di San Gimignano (Toscana), ma qua e là sempre più fioriscono piccole produzioni locali. Al di là degli aspetti produttivi e alimentari però i Crocus sono preziosi soprattutto per l'aspetto magico che regalano al paesaggio d'ora in avanti…non perdetevi la loro fioritura!È da tempo immemore che l’uomo utilizza lo zafferano: gli antichi greci e romani svilupparono tecniche di coltivazione e raccolta, un’operazione che richiedeva una volta come oggi grande cura e attenzione. Lo zafferano, proprio come oggi, era estremamente costoso già nell'antichità, tanto che persino i più ricchi dovevano spenderlo con parsimonia; era considerato un simbolo di status sociale ed era spesso regalato come dono prezioso tra famiglie nobili o come tributo tra stati. Essendo una delle spezie più preziose, era inoltre oggetto di intensi scambi commerciali dalle regioni dell'Asia centrale e del Medio Oriente verso il Mediterraneo e l'Europa. In Italia, la coltivazione dello zafferano è concentrata principalmente nelle regioni centrali e settentrionali, famoso lo zafferano di Navelli (Abruzzo) e quello di San Gimignano (Toscana), ma qua e là sempre più fioriscono piccole produzioni locali. Al di là degli aspetti produttivi e alimentari però i Crocus sono preziosi soprattutto per l'aspetto magico che regalano al paesaggio d'ora in avanti…non perdetevi la loro fioritura!È da tempo immemore che l’uomo utilizza lo zafferano: gli antichi greci e romani svilupparono tecniche di coltivazione e raccolta, un’operazione che richiedeva una volta come oggi grande cura e attenzione. Lo zafferano, proprio come oggi, era estremamente costoso già nell'antichità, tanto che persino i più ricchi dovevano spenderlo con parsimonia; era considerato un simbolo di status sociale ed era spesso regalato come dono prezioso tra famiglie nobili o come tributo tra stati. Essendo una delle spezie più preziose, era inoltre oggetto di intensi scambi commerciali dalle regioni dell'Asia centrale e del Medio Oriente verso il Mediterraneo e l'Europa. In Italia, la coltivazione dello zafferano è concentrata principalmente nelle regioni centrali e settentrionali, famoso lo zafferano di Navelli (Abruzzo) e quello di San Gimignano (Toscana), ma qua e là sempre più fioriscono piccole produzioni locali. Al di là degli aspetti produttivi e alimentari però i Crocus sono preziosi soprattutto per l'aspetto magico che regalano al paesaggio d'ora in avanti…non perdetevi la loro fioritura!

È da tempo immemore che l’uomo utilizza lo zafferano: gli antichi greci e romani svilupparono tecniche di coltivazione e raccolta, un’operazione che richiedeva una volta come oggi grande cura e attenzione. Lo zafferano, proprio come oggi, era estremamente costoso già nell'antichità, tanto che persino i più ricchi dovevano spenderlo con parsimonia; era considerato un simbolo di status sociale ed era spesso regalato come dono prezioso tra famiglie nobili o come tributo tra stati. Essendo una delle spezie più preziose, era inoltre oggetto di intensi scambi commerciali dalle regioni dell'Asia centrale e del Medio Oriente verso il Mediterraneo e l'Europa. In Italia, la coltivazione dello zafferano è concentrata principalmente nelle regioni centrali e settentrionali, famoso lo zafferano di Navelli (Abruzzo) e quello di San Gimignano (Toscana), ma qua e là sempre più fioriscono piccole produzioni locali. Al di là degli aspetti produttivi e alimentari però i Crocus sono preziosi soprattutto per l'aspetto magico che regalano al paesaggio d'ora in avanti…non perdetevi la loro fioritura!