Cho Oyu: Holecek e Groh puntano a una nuova via sulla difficile sud-est

L'alpinista ceco Marek Holecek torna in Nepal insieme al connazionale Radoslaw Groh con un obiettivo importante: tentare l'apertura di una nuova via in stile alpino sulla parete sud-est del Cho Oyu.

Marek Holecek, uno dei più noti alpinisti della Repubblica Ceca, è tornato in Nepal con un obiettivo ambizioso: aprire una nuova via in stile alpino sulla parete sud-est del Cho Oyu (8188 m), la “dea turchese” dell’Himalaya. Con lui in questo tentativo il fidato compagno di cordata Radoslaw Groh, con cui ha già condiviso molte spedizioni al altissima quota. Insieme hanno tentato la parete ovest del Masherbrum (2022) e aperto una nuova via sul Baruntse (2021). 

Groh è considerato uno dei migliori alpinisti cechi della nuova generazione, capace di combinare velocità, forza e tecnica in discipline diverse, dallo scialpinismo all’arrampicata sportiva. Holecek, già vincitore del Piolet d’Or 2019 per la sua nuova via sul Chamlang, è noto per il suo approccio pulito: salite in stile alpino, senza corde fisse né bombole di ossigeno.

Partiti dall'Europa circa una settimana fa la coppia si trova ora ai piedi del versante nepalese della montagna. Queste prime giornate sono utili a studiare il versante e sistemare al meglio il campo, la loro casa nelle prossime settimane. Presto inizieranno però i primi movimenti sulla montagna, per acclimatarsi e iniziare a esplorare le possibilità di salita.

Nel suo inconfondibile stile, Holecek ha descritto l’inizio della spedizione con parole che mescolano poesia, ironia e rispetto per la montagna:

“La dea turchese chiama. È tempo di smettere di tirare i fili e dire la verità. Il nostro sogno comune con Radoslaw si alza alla fine del ghiacciaio Gyazumba. È una bellezza di ottomila metri, padrona dell’intera valle. Una vera signora consapevole della sua eccezionalità. Il suo vestito sud-orientale, dal lato nepalese, è sottile e scende ripido dai suoi capelli biondi fino alle scarpe di ghiaccio. Una festa per gli occhi e una tentazione irresistibile per il cuore dell’alpinista. Ma anche un inferno sulla terra, con notti febbrili. Quale sarà la via giusta lo scopriremo solo tra qualche giorno. Per ora lasciamo dormire la nostra piccola Cho Oyu.”

 

La parete sud-est del Cho Oyu

La parete sud del Cho Oyu è una delle zone meno esplorate dell’Himalaya. Ripida, remota e tecnicamente complessa, è molto diversa dalla via normale, che sale dal versante tibetano.
L’ultima salita in stile alpino su questo versante risale al 2009, quando Denis Urubko e Boris Dedeshko aprirono una nuova via sulla parete. Da allora, solo poche spedizioni hanno osato tentare la montagna da sud, tra cui un team russo e una squadra nepalese che ha raggiunto la vetta nel 2024 in stile classico, allestendo con corde fisse e campi d’alta quota.