Everest: prime cime, oltre 900 alpinisti in marcia

Con la vetta raggiunta su entrambi i versanti, entra nel vivo la stagione primaverile sull’Everest. Oltre 900 alpinisti si preparano a tentare la cima nelle prossime settimane.
Alpinista nepalese sulla cima del Lhotse, con l'Everest sullo sfondo. Fa parte del team che ha fissato le corde sulle due montagne. © Facebook 8K Expedition

Con l’arrivo delle prime vette, entra nel vivo la stagione primaverile all'Everst. Nei giorni scorsi la cima è stata raggiunta sia dal vernsate nord che da quello sud, aprendo così la strada alle spedizioni commerciali che, nel giro di pochi giorni, porteranno avanti i loro tentativi di vetta. Circa 900 scalatori, tra clienti stranieri, guide nepalesi e portatori, sono già in marcia verso i campi alti con l'obiettivo di tentare la vetta nei prossimi giorni.

 

Versante Sud: via aperta e prime spedizioni in marcia

Nel tardo pomeriggio dell’8 maggio, poco prima delle 17 (ora locale), una squadra di Sherpa ha raggiunto la vetta dell’Everest, completando la posa delle corde fisse sul versante nepalese. Il team, guidato da Ang Temba Sherpa e composto da altri sette alpinisti, è riuscito a completare la salita dopo alcuni giorni di difficoltà a causa della meteo instabile. A coordinare le operazioni l'agenzia 8K Expeditions, responsabile quest’anno dell'apertura delle vie su Everest e Lhotse.

Sono oltre 450 le persone che si stanno già muovendo verso i campi alti. Questo numero comprende alpinisti, guide e portatori. Tra di loro anche Mitch Hutchcraft, atleta britannico che ha percorso oltre 13000 chilometri tra nuoto, corsa e bici per arrivare al campo base compiendo il triatlon più lungo al mondo. Guidato da Gelje Sherpa, punta a raggiungere la vetta entro il 12 maggio, malgrado un acclimatamento parziale.

La prima vetta senza ossigeno della stagione se l'è invece aggiudicata l'equadoriano Patricio Arevalo, accompagnato da Ang Pemba Sherpa. Gli altri alpinisti che intendono affrontare la salita senza utilizzo di bombole di ossigeno, come Valery Babanov e Karl Egloff stanno ancora completando le rotazioni o attendono le giuste condizioni meteo per tentare le loro salite.

 

Tyler Andrews tenta il record

Ci ha invece provato lo statunitense Tyler Andrews, che ha in programma un tentativo di record sull''Everest. L’atleta 35enne punta a battere il record di salita e discesa più veloce dal campo base alla vetta dell’Everest senza bombole di ossigeno, attualmente detenuto da Kazi Sherpa con 20 ore e 24 minuti. Partito la sera del 9 maggio alle 21:15, Andrews ha mantenuto un passo eccezionale attraverso l’Icefall, il Western Cwm e l’inizio della parete del Lhotse. La sua progressione ha poi iniziato a rallentare sopra i 7600 metri e, poco dopo aver superato il campo 3 (7718 m), ha deciso di tornare indietro. Il suo tracker ha registrato la fine dell'attivitàò a campo 2 (6400 m), dove probabilmente si è fermato per la notte. Le cause del ritiro non sono state comunicate ufficialmente, ma Andrews ha dichiarato che, sebbene non avesse pianificato una discesa rapida, il vero obiettivo era la vetta. Resta incerto se tenterà nuovamente l’impresa nei prossimi giorni.

 

Versante Nord: via aperta, ora tocca alle spedizioni commerciali

Anche sul versante tibetano dell’Everest la stagione è ufficialmente iniziata. L’11 maggio gli alpinisti inviati dalla China-Tibet Mountaineering Association hanno raggiunto la cima fissando le corde fisse nonostante il vento sostenuto. Adrian Ballinger di Alpenglow Expeditions, che si trovava al campo avanzato, ha confermato la notizia. Il suo team sta completando la tradizionale puja (rito che precede ogni scalata) e partirà verso il Colle nord già nela giornata di oggi. Ai 7000 metri del colle si trova invece già il team di Lukas Furtenbach, che prevede un solo giro di acclimatazione prima del tentativo di vetta. resta da capire se sarà effettivamente possibile per i gruppi di alpinisti un reale tentativo di vetta, visto il peggioramento meteo atteso tra il 12 e il 16 maggio. Allo stesso modo anche i clienti di Climbalaya hanno concluso l’ultima rotazione fino a circa 7500 metri e, dopo un periodo di riposo al campo avanzato, sono pronti a tentare la vetta non appena il tempo migliorerà.

 

Verso una stagione da record?

Secondo i dati del Dipartimento del Turismo nepalese, sono stati rilasciati 456 permessi a stranieri per l’Everest sul versante sud. Considerando le guide e i lavoratori nepalesi che li accompagneranno, il numero complessivo di persone che tenteranno la vetta potrebbe avvicinarsi a 900. Le principali agenzie, come Seven Summit Treks e 14 Peaks Expedition, gestiscono oltre 100 di questi clienti, consolidando il loro dominio nel mercato delle spedizioni commerciali himalayane. La possima finestra di bel tempo vedrà, con buona probabilità, una vera e propria ondata di tentativi di vetta. Anche se le agenzie stanno cercando di scaglionare le partenze per evitare affollamenti pericolosi nella cosiddetta "zona della morte".